APOCALYPSE
Capitolo cinque
Dopo l’incontro con quella strana ragazza, continuammo a camminare per cercare nuove persone disposte ad aiutarci. Io, come sempre, camminavo dietro Aesira. Ogni volta che mi ritrovavo a fissarla pensavo sempre che un giorno, magari alla fine della pandemia, sarei riuscito a camminare affianco a lei, mano nella mano, in un parco pieno di fiori colorati come quello che era vicino a casa mia quando ero piccolo: mi ricordo quando passavo le mie giornate a passeggiare in quel piccolo parco colorato, ero così spensierato. Mi chiedevo se anche lei prima della pandemia fosse stata mai spensierata. Aesira era una ragazza forte, ma doveva aver subito molti traumi nel corso della sua vita.…