Autore: Antonio Durso

GIORNATA DELLA MEMORIA

Sulla cima della montagna c’è un fiore
È macchiato, come l’anima delle persone,
non ha più petali, come la speranza di colui che sperava
e non ha più un colore, come il viso di coloro che si emozionavano.

Su un albero c’è un nido,
è vuoto, come il cuore di coloro che amavano.

C’è solo un piccolo uccellino morto,
lasciato solo al suo destino,
come tutte le persone.

Sopra le teste di ognuno si trova il cielo,
esso è cupo e pieno di nuvole, come la nostra voglia di reagire

e sta gocciolando, come la sofferenza delle persone.

Dentro ad una casa, invece, c’è un bambino,

lui è forte e coraggioso,
ricorda solo il rumore di grida e proiettili,
ma il suo viso è felice e allegro

perchè, pur ricordando, sa che tutto torna sempre sereno.…

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ESSERE SE’ STESSI

A volte bisogna fare delle riflessioni e pensare da soli, per capire come ci si deve comportare con sè stessi e con gli altri. Bisogna volersi bene e pensare cosa è meglio per noi, perciò bisogna organizzarsi e trattare e farci trattare le persone allo stesso modo, con tutti. Bisogna essere apprezzati per ciò che siamo, senza cambiare nulla di noi, dobbiamo essere noi stessi per essere apprezzati davvero al meglio. In questo modo, davvero le persone che ti considerano per ciò che sei verranno da te e senza volere nulla di più. Ma a volte non è così, vuoi cambiare per forza per essere al centro dell’attenzione, per non deludere nessuno e avere più amici di tutti gli altri, facendo a gara con altre persone, per capire chi ne abbia di più.…

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