Oggi parleremo di altruismo e generosità, raccontandovi la storia di un uomo apparentemente “qualunque”, che ha dimostrato che con poco si può fare tanto per il prossimo. 

James Harrison era chiamato “l’uomo dal braccio d’oro”, perché con il suo sangue ha salvato la vita a più di due milioni di neonati.

Il plasma di Harrison, infatti, conteneva un raro anticorpo chiamato Anti-D, che consentiva di mettere in atto un’immunoprofilassi consistente nella somministrazione di immunoglobuline specifiche contro il fattore Rh, una pratica fondamentale per salvare la vita di milioni di bambini, prevenendo la malattia emolitica del feto e del neonato, una condizione potenzialmente fatale.

In Australia, oltre a Harrison, ci sono solo altri 200 donatori, che salvano la vita a 45 mila madri con i loro figli. 

La sua dedizione alla donazione nacque da un’esperienza personale. A soli 14 anni, infatti, Harrison subì un intervento ai polmoni e ricevette numerose trasfusioni di sangue: fu un’esperienza che lo segnò profondamente. Per questo a 18 anni, nel 1954, ha iniziato un percorso straordinario di altruismo, che lo portò a donare sangue ogni due settimane, fino all’età di 81 anni, il limite massimo per i donatori stabilito in Australia. Il 17 febbraio di quest’anno, all’età di 88 anni, Harrison è deceduto nel sonno in una casa di riposo a nord di Sydney, come riferiscono i suoi famigliari.

Perché la storia di James Harrison ha così colpito la nostra sensibilità?

Noi pensiamo che sia stato un uomo davvero incredibile e ci ha colpito la costanza della sua gratitudine. Non sarà stato semplice superare la malattia e comprendere, sin da giovani, l’importanza della vita. Non immaginiamo cosa quest’uomo abbia dovuto patire, eppure è riuscito a trasformare il suo dolore in virtù: ha salvato tante persone con un semplice gesto, donando il suo sangue, e lo ha fatto con costanza durante tutta la sua vita, spinto dal desiderio di offrire agli altri ciò che era stato donato a lui. 

Anche se in Italia e nel mondo ci sono tantissimi donatori, è raro trovare chi si rende disponibile a farlo per tutta la vita. 

Per questo motivo per noi Harrison rappresenta un luminoso esempio cui ispirarsi: in futuro ci piacerebbe essere generose e altruiste come lui e riuscire ad aiutare il prossimo con la sua stessa costanza, senza mai tirarci indietro. 

De Sandi Arianna, Labbate Elena

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