Un mandala è una pratica principalmente buddista. Le persone esperte nel crearli utilizzano sabbie colorate per dare forma a disegni geometrici, soprattutto tondi. La realizzazione di un mandala richiede lunghi periodi di tempo e ogni mandala ha un proprio significato, che viene rappresentato principalmente attraverso i colori utilizzati. Tuttavia, una volta completati, vengono distrutti per simboleggiare il fatto che non dobbiamo attaccarci agli oggetti materiali.
Il mandala che vedete l’ho realizzato io. Esso rappresenta la vita. La nuova anima è raffigurata dall’uccello al centro del triangolo. Sotto di esso c’è una pianta incompleta, simbolo dell’inizio di una scoperta e dell’ignoto che deve ancora manifestarsi. Vi è inoltre una sequenza a scacchiera, che rappresenta la perfezione presente all’inizio di ogni vita: una perfezione creata principalmente dai genitori, che cercano in ogni modo di sostenere la vita della giovane anima ancora nuova all’esistenza. Questa sicurezza è rappresentata dai triangoli, che infatti sono figure geometriche altamente stabili, spesso utilizzate nella costruzione di stadi proprio per la loro solidità.
L’inizio della vita è un vero e proprio risveglio, raffigurato dal blu e dal celeste attraversati dalle impronte. Attorno a questi colori vi è una piccola distesa di nero, che simboleggia il sentimento di confusione e disorientamento che si prova quando si inizia una vita nuova. Un esempio può essere il distacco di un bambino dalla madre quando deve andare all’asilo. Quando questa sensazione passa, iniziamo a trovare le nostre corde, cominciamo a guardarci attorno e a costruire barriere verso ciò che non conosciamo, verso ciò che ci fa paura. Questo è rappresentato dalla linea rosa che attraversa la confusione.
Ma, lungo il cammino, incontriamo diversi “ganci” a cui aggrapparci: le scelte di vita. Possono essere giuste o sbagliate, ma qualunque strada si scelga porterà a un traguardo comune: la realizzazione di noi stessi. Questa è raffigurata dal fiore che sboccia. Ed è proprio questo: sbocciare, mostrare al mondo i nostri colori, le nostre particolarità. Ogni petalo è diverso e non dobbiamo nasconderlo, ma esibirlo con orgoglio.
Se prima costruivamo barriere davanti alle difficoltà e al complicato, ora iniziamo a costruirle dentro di noi, accettandole come ciò che ci caratterizza. Le difficoltà diventano stimoli per imparare e crescere sempre di più.
Giulia Mossa