Mercoledì 19 marzo i ragazzi delle classi prime hanno assistito nell’auditorium della scuola allo spettacolo “La bambina librata”, di e con Angella Iurilli e Marianna Di Muro, liberamente ispirato al libro “Matilda” di Roald Dahl.

Adele è una bambina piena di talenti: a due anni sapeva parlare e a cinque sapeva già leggere romanzi. Purtroppo però i suoi genitori non la considerano una figlia modello, non la supportano, perché non hanno le sue stesse passioni e pensano che leggere sia una cosa inutile e non divertente.

Il padre è un cuoco molto importante, ma imbroglia i suoi clienti dando loro del cibo andato a male, scaduto, dipinto o semplicemente diverso da quello richiesto.

Sua madre invece è una signora molto “impegnata”: gioca a briscola ogni pomeriggio, a casa dell’amica in città; ama vedere la televisione ma senza assumere delle espressioni facciali perché non vuole che le spuntino le rughe che l’avrebbero fatta apparire vecchia.

Così Adele, da quando il padre le strappa il suo primo libro, decide di recarsi ogni pomeriggio alla Biblioteca comunale, per poi tornare prima di cena.

Anche a scuola viene subito notata per il suo impegno nello studio e nella lettura, proponendole di passare direttamente dalla prima alla quinta elementare. Tuttavia la terribile preside si arrabbia con la bambina.

E dopo diverse peripezie il padre va in prigione per aver intossicato la preside, mentre la madre vende la televisione e si mette davanti alla finestra seduta su una poltrona ad osservare la vita reale di bambini e adulti.

Invece il fratello Francesco di dieci anni, che sa riconoscere tutti i sapori e gli odori industriali, diventa il più giovane assaggiatore di olio. E Adele alla fine riesce a diventare un’astrologa scoprendo una nuova costellazione che chiama “Gambero rotto” proprio come il suo cognome.

La commedia si ispira al romanzo Matilde di R. Dahl, libro noto agli spettatori, ma è diverso il nome dei personaggi, alcune scene e il finale.

Lo spettacolo non solo è stato molto divertente, ma ha suscitato le nostre emozioni e creato occasioni di confronto.

Le attrici erano solo due ed erano molto brave a cambiare velocemente voce, postura e espressioni per poter interpretare una decina di personaggi diversi. Hanno catturato la nostra attenzione e hanno saputo incuriosire anche coloro che per la prima volta hanno assistito ad uno spettacolo.

Nella scenografia c’erano due sedie che si muovevano con i personaggi e diventavano nella nostra immaginazione sedie, motorini, poltrone, scale e contenitori di oggetti. C’erano anche dei libroni sovrapposti colorati con i titoli dei romanzi più famosi. E uno di questi volumi si illuminava e per magia si vedeva la costellazione del Gambero rotto.

Consigliamo questo spettacolo a tutte le famiglie perché è adatto a tutte le età. Infatti rispecchia la vita quotidiana di tutti e i rapporti all’interno delle famiglie. Inoltre offre diversi spunti su cui meditare. Prima di tutto evidenzia che molti genitori non sempre riconoscono i talenti dei figli e li sottovalutano. Poi attraverso il personaggio di Adele sottolinea ai ragazzi di oggi quanto sia bello e importante leggere, perché attiva la curiosità e la voglia di scoprire le meraviglie della vita come alternativa all’uso esagerato del telefonino o a casa.

Questa esperienza è stata particolarmente coinvolgente e soprattutto non potremo dimenticare il discorso della Preside e la scena in cui la mamma di Adele gridava “LE RUGHEEEE!!”

Simona Ladisa, Giulia Mancini, Martina Taglieri

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