Ma come si può abbandonarli?!

Con questo articolo vorremmo sensibilizzare il pubblico su un tema molto importante: l’abbandono degli animali. Per farlo, abbiamo deciso di parlare dei nostri animali domestici, di quanto sono speciali per noi, perché la relazione tra animale e uomo non è una semplice amicizia, ma molto di più. Molte persone, infatti, nella loro vita hanno un animale che non li fa sentire soli, a cui offrono e da cui ricevono amore e attenzioni.

Per me, per esempio, è il mio gatto: appena lo vedo, mi fa sentire unico e speciale. Ogni giorno, quando ritorno da scuola, me lo ritrovo sopra il divano, pronto per giocare o per essere coccolato e, anche se la giornata non è stata delle migliori, mi aiuta a calmarmi e mi fa divertire. Di solito dorme per terra o sul suo cuscino in salotto. Solo di rado dorme vicino al mio letto ma, quando lo fa, io sono felicissimo, perché è dolcissimo e tenero mentre dorme. Il suo giocattolo preferito è una lucina a forma di topo: si diverte a rincorrerla e salta sui mobili per prenderla. Mia madre lo ha salvato dalla strada quando aveva circa due mesi e oggi ha un anno e mezzo. Ricordo quel giorno come se fosse solo pochi giorni fa: lei era uscita con mia sorella e, quando sono tornate, avevano una scatola di cartone con un cucciolo che sembrava una tigre… Gridava e cercava di graffiare tutti, ma aveva solo paura, perché aveva perso la sua mamma; infatti, già il giorno dopo, quando lo abbiamo liberato in casa, si è calmato ed è diventato buonissimo. Da allora mi sembra cresciuto velocemente come i personaggi di un film. Lui per me è quanto di più importante io abbia nella vita.

Di solito i gatti vengono considerati meno affettuosi dei cani e per questo vengono adottati poco o abbandonati più dei cani. Io posso smentire questa posizione, perché i gatti sanno essere molto affettuosi, quanto i cani, è solo che lo dimostrano in modo diverso. Anche il mio amico Alessandro la pensa come me, nonostante lui abbia più esperienza e passione per i cani.

Alessandro ne ha due, Shon e Leon. Shon è il più vecchietto, un piccolo volpino di colore marrone chiaro con le zampette bianche. È calmo, pacato e molto dolce. Il suo gioco preferito è riportare la pallina da tennis che il mio amico gli lancia ed è bravissimo nel farlo. Inoltre, è molto paziente e capisce al volo ogni sua indicazione. Poi c’è Leon, che ha solo dieci mesi, ma è molto più grande di statura rispetto al primo; infatti è un pastore del Caucaso. I suoi occhi sono di un arancione brillante e il suo pelo è lungo e di colore marroncino e nero. Lui è l’opposto di Shon, perché è giocherellone, dispettoso e non sta mai fermo, forse perché è ancora piccolo. Quando il mio amico gioca a calcio, per esempio, lui corre a rubargli la palla e non vuole più ridargliela; Alessandro dovrebbe arrabbiarsi, e invece questo lo fa sempre morire dal ridere!

I nostri animali sono amici speciali e meritano tutto l’amore del mondo.

Noi ci stacchiamo controvoglia da loro, anche solo per uscire al mattino… ma come si può abbandonarli come se fossero oggetti “usa e getta”?

Francesco Gambacorta, Alessandro Anaclerio

Condividi l'articolo: