Festa degli Alberi 2024: letture familiari tra ulivi, corbezzoli e api

Il 21 novembre, presso l’orto urbano Orto Domingo, si è svolta, in un’atmosfera quasi bucolica, la Festa degli Alberi, per celebrare e ricordare la loro straordinaria importanza per la vita dell’uomo, per la qualità dell’ambiente, nonché per il superamento delle bombe di calore nelle aree urbane.

L’evento – frutto del mirabile lavoro di rete tra il Municipio 2, il WWF e l’Istituzione scolastica – ha efficacemente veicolato l’importanza dell’educazione alla cura dei luoghi, delle persone e di ogni essere vivente in quanto funzionale a promuovere il benessere dell’intera comunità e a dare una nuova autentica identità a luoghi e persone.

Protagonisti dell’iniziativa sono stati una classe di ragazzi che attualmente frequentano la prima media e che hanno pubblicamente letto “Emma, la storia di un ape operaia”, il libro da loro scritto e illustrato con la guida della maestra Rosanna Magrino durante l’ultimo anno di scuola primaria; il libro è l’autobiografia di un’ape, Emma, e si rivela esemplare nell’insegnare a dare un contributo nella vita della comunità, ciascuno svolgendo coscienziosamente il proprio ruolo, proprio come fanno le api.

A fare da sottofondo alla lettura del libro sulle api, proprio il loro allegro ronzio proveniente dal cavo di un tronco scelto come favo, nonostante, a detta degli apicultori, l’area non fosse adatta alla presenza delle api, segno che la forza della natura può stupirci sempre.

Durante l’evento nell’Orto, che già vanta 151 alberi da frutto e 87 alberi di ulivo, i ragazzi hanno messo a dimora altri due alberi che, attraverso i funghi, si collegheranno agli altri preesistenti; in particolare, per assicurare il giusto apporto di ossigeno è stato sotterrato il pane di terra in una buca preparata in precedenza ed è stata compattata la base attorno al colletto.

Sono stati piantati un corbezzolo e un ulivo: il primo, che è un arbusto sempreverde diffuso nel Mediterraneo, è simbolo di ospitalità ed è tradizionalmente capace di mandare via le energie negative; il secondo è simbolo da sempre di pace, forza vitale e rinnovamento. La speranza è che le loro radici crescano serene e forti e siano di auspicio per far germogliare i valori della vita e della famiglia. Piantare un albero, infatti, è una metafora proprio della vita e della famiglia, essendo simbolo di rinascita continua, cambiando colore nelle diverse stagioni nella vita, mantenendo le radici ben piantate nel terreno pur svettando con la chioma verso il cielo.   

Al cuore gioioso dei ragazzini presenti è giunto anche il messaggio che Maria Grazia Lops, autrice del libro “Parto di cuore”, ha voluto donare sulla tematica della famiglia intesa come amore capace di travalicare – attraverso l’adozione – confini e convenzioni, spinta dall’irrefrenabile desiderio di donare a un bambino amore incondizionato e una nuova opportunità di essere figli.

È bastata la semplice lettura di poche pagine del suo libro per respirare il vero senso del ringraziamento alla vita in ogni sua forma, il valore della cura da donare a ogni creatura che ti appartiene e a cui senti di appartenere, in un misterioso arricchimento reciproco di vero amore saldamente impiantato nel cuore. 

La vita ha dato ad ognuno di noi la possibilità di essere là dove siamo e di vivere con entusiasmo l’essere parte di una famiglia, con una forza capace di trasformare in realtà anche le favole, in cui non si tratta solo di “dare alla luce” ma di “darsi la luce” reciprocamente. La vita è un dono prezioso e per questo non bisogna sprecare neanche un solo attimo, se destinato a seminare e far crescere gioia e amore.

Francesco Romito

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