Quando la classe scoprì che aveva perso la motivazione allo studio…e non solo

Durante il periodo della preadolescenza e dell’adolescenza capita che si perda la motivazione che ti spinge a fare le cose, in particolar modo per lo studio e per la scuola, quando all’improvviso  molte materie sono più noiose rispetto a prima. Abbiamo constatato che nel passaggio tra prima e seconda media non siamo più così concentrati e attenti alle lezioni o alle discipline di studio; molti di noi hanno cambiato gusti e attitudini e si annoiano sia a casa che a scuola quando studiano. Ne abbiamo discusso una mattina in classe con una delle nostre  professoresse, la quale ci ha rassicurato: fase normalissima del periodo della preadolescenza. È risultato infatti che quasi tutti noi frequentiamo la scuola e studiamo non per piacere ma per il senso del dovere.

Questa constatazione ci ha portato a comprendere che la motivazione è importantissima ma  che è necessario saperla gestire per le varie attività. Dunque,  un primo modo per trovarla è amare le attività che si  svolgono, per esempio lo sport, in questo modo  si trova la grinta che ci spinge a fare meglio, (ovvero: voglio diventare un cestista professionista). Secondo consiglio: farsi delle domande. Questo ci può far capire le cose che vogliamo realizzare, cosa sappiamo fare bene e cosa non sappiamo fare per niente, ci fa capire anche se vale la pena fare certe cose e dove proseguire per tagliare un traguardo. A volte per trovare la motivazione si può anche chiedere aiuto alle persone care o importanti nella vita, come i genitori, i professori, gli amici o gli allenatori  se si pratica uno sport, perché  possono aiutarti a capire come funzionano certe cose o situazioni e  come fare per affrontarle. Abbiamo compreso che non bisogna avere paura di chiedere aiuto e neppure di mostrarsi fragili, forse il mondo fuori ha posto solo per i vincenti ma noi vogliamo credere si possa camminare ad una velocità diversa e affrontare le situazioni con tranquillità. In particolare nella scuola bisogna stringere legami  con i professori e con i compagni, dato che sono le persone con cui si passa la maggior parte del tempo e il cui ricordo ci accompagna per tutto il resto della vita. Forse al termine della discussione di quella mattina non tutti si sono convinti del decalogo che abbiamo tirato fuori, pesa sempre studiare ed impegnarsi. Le vacanze estive sono ancora troppo vicine nel ricordo e contemporaneamente troppo lontane le prossime, per il momento abbiamo realizzato un poster motivazionale da appendere sulla porta della classe che recita: “Siamo all’ultimo piano perché sopra di noi non c’è nessuno” magari funziona, leggi oggi, leggi domani e ti convinci di essere il meglio.       

Giuliano Colaninno e Gabriele Silvestri

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