Lo scorso venerdì 5 aprile la mia classe, la 1^I, e la 1^C si sono recate in visita di istruzione a Monte Sannace, presso Gioia del Colle. In autobus eravamo tutti davvero emozionati: la prospettiva di vivere una nuova avventura fuori dalle mura scolastiche ci entusiasmava… anche troppo, forse.
Giunti sul posto, abbiamo fatto una piccola pausa merenda e successivamente abbiamo conosciuto la guida, una giovane appassionata che ci ha accompagnati, come prima tappa, a visitare una città sotterranea di circa 3000 anni fa e ci ha mostrato i vari tipi di case che costruivano gli uomini del tempo; risalendo poi sulla collina che sovrasta l’antica città, la guida ci ha fatto notare la discesa che separava la nostra piattaforma dalla città sotterranea e da lì sopra abbiamo potuto ammirare un fantastico paesaggio naturale.
Ritornati sul pullman e arrivati a Gioia del Colle, ci siamo recati al museo, per osservare tutti gli oggetti che gli archeologi hanno ritrovato nelle case della città sotterranea e che hanno catalogato e conservato con cura: monili, vasi e suppellettili varie.
Successivamente ci siamo diretti verso il Castello normanno-svevo, che si trova a pochi passi dal museo, dove abbiamo ammirato la sala del trono del re e della regina, la prigione e l’imponente sala principale: aveva un alto soffitto in pietra grigia e un pavimento di legno marrone scuro, che ho immaginato gremito di persone in attesa di udienza. Alcune stanze, per esempio la prigione, avevano sul pavimento una grata che mostrava la vera profondità della stanza.
Dopo aver acquistato dei souvenir dal negozio del castello, siamo risaliti sul pullman, in direzione San Michele, dove abbiamo fatto la pausa pranzo in un parco all’aperto, giocando, chiacchierando e godendoci la bella giornata di sole.
Il pomeriggio, poi, è stato dedicato al laboratorio, che prevedeva moltissime attività divertenti: prima abbiamo dipinto un piattino di ceramica con colori estratti da elementi naturali; dopo siamo andati a vedere come vengono condotti gli scavi archeologici e ci hanno regalato il Diario dell’archeologo, un piccolo libricino da completare con le nostre osservazioni su questa straordinaria esperienza; successivamente ci siamo immersi nella realtà virtuale per comprendere a fondo come gli uomini dell’antichità lavoravano nella loro vita quotidiana. Per finire, abbiamo svolto un’attività entusiasmante: ricostruire un vaso assemblandone con cura i frammenti con dello scotch di carta, come se fosse un prezioso vero reperto. Sentirmi un’archeologa, anche se per pochi minuti, è stato strabiliante!
Questa giornata di apprendimento alternativo è stata indimenticabile: i nuovi posti visitati sono stati favolosi e le informazioni che abbiamo imparato resteranno ben impresse nella nostra memoria. Alla mia classe questa esperienza ha lasciato il segno e speriamo tutti di viverne molte altre in futuro, altrettanto e anche più entusiasmanti di questa a Monte Sannace.
Viviana De Bartolo