Il 27 febbraio 2024 nell’auditorium della nostra scuola si è svolto un incontro per il Progetto Scuola Ferrovia, organizzato dall’Associazione Nazionale Dopolavoro Ferroviario in collaborazione con le Ferrovie dello Stato.
I due simpaticissimi Giuseppe (Sblendorio e Grasso) che ce lo hanno illustrato sono ormai degli assidui frequentatori del nostro istituto, poiché sono davvero tanti anni che le nostre classi partecipano a questo progetto: ogni anno, infatti, vengono estratte due classi seconde (alle quali il progetto è rivolto), che hanno così la possibilità di assistere ad una lezione informativa sulla storia dei treni e delle ferrovie italiane, seguita da una visita guidata ad una struttura ferroviaria di particolare interesse. Noi, ad esempio, a metà aprile andremo al Museo Ferroviario della Puglia a Lecce, che ovviamente raggiungeremo a bordo di un treno regionale!
Ma torniamo al nostro incontro del 27 febbraio: attraverso una serie di slide proiettate sul maxi schermo dell’auditorium, abbiamo appreso che la prima locomotiva a vapore, la Locomotion, fu costruita nella prima metà dell’Ottocento da George Stephenson in Inghilterra e compì il suo primo “viaggio” il 27 settembre del 1825 su una linea di soli 33 chilometri tra Stockton e Darlington.
In Italia la prima linea ferroviaria fu la Napoli-Portici, inaugurata il 3 ottobre 1839 dal re Ferdinando II di Borbone, un sovrano molto “moderno” e attento ai vantaggi delle innovazioni. Dal 1839 la rete ferroviaria del nostro paese si intensificò in pochissimi anni: basta guardare queste due immagini per rendersene facilmente conto!
A partire dagli inizi del Novecento le ferrovie italiane furono le prime in Europa a sostituire progressivamente i treni a vapore con quelli elettrici, eliminando così sia il fastidio dovuto al fumo e alla polvere di carbone, sia il problema legato alla scarsità del carbon fossile. Ovviamente da allora ai giorni nostri i progressi sono stati strabilianti, tanto che si è passati dai primi treni a vapore ed elettrici ai modernissimi Freccia Rossa, i treni ad alta velocità che possono raggiungere i 350 chilometri all’ora e che sono sempre più al passo con i tempi e le esigenze, viaggiando su linee che non inquinano e che favoriscono il risparmio energetico.
Il trasporto ferroviario sia di merci sia di persone, infatti, è sicuramente quello più “verde”, poiché rispetta maggiormente l’ambiente ed è destinato a sostituire sempre di più quello su strada o nei cieli; proprio a questo scopo le Ferrovie si sono impegnate a ridurre le emissioni di anidride carbonica con l’elettrificazione del 70% delle linee; di ridurre il consumo energetico attraverso strumenti innovativi di guida efficiente; di ridurre l’inquinamento acustico mediante l’installazione di elementi fonoassorbenti; di migliorare la gestione dei rifiuti recuperando piuttosto che smaltendo gli scarti di produzione. E tutto questo senza penalizzare i tempi di percorrenza!
Non a caso il Frecciarossa Mille (l’ultimo nato dell’industria ferroviaria italiana) è il primo treno al mondo ad aver ottenuto la certificazione di impatto ambientale (EPD), è il più silenzioso mai prodotto in Europa e, essendo realizzato quasi interamente in leghe leggere, quando non servirà più permetterà di recuperare i materiali senza alcun impatto per l’ambiente.
Mica male, vero?! 😉
Giuseppe Arcidiacono, Fabiola Barracane