Mi rivolgo a quanti, come me, hanno vissuto o stanno vivendo l’esperienza della separazione dei propri genitori. Se almeno una volta avete pensato che questa separazione sia stata colpa vostra, credetemi: vi sbagliate! Ho dodici anni anni e i miei si sono separati quando ne avevo otto. Ricordo molto bene il giorno in cui è accaduto: ero andata a fare un giro con mia mamma per Halloween e quando siamo tornate a casa mio padre non c’era più, se n’era andato…
Nei giorni successivi ho pianto tanto, perché sin da piccola sono sempre stata legatissima al mio papà; lui era un mito per me, lo amavo sopra ogni cosa e fino a quel momento c’era sempre stato. Ma a quanto pare ogni bella cosa è destinata a sparire.
Da quando se n’è andato i miei sentimenti nei suoi confronti sono cambiati, mi sono distaccata; e non perché lui non stesse più con mia madre o perché non fossimo più una vera famiglia, ma perché ero convinta di essere stata io la causa dei loro problemi. E’ stato proprio il mio caro papà a farmelo credere…
Mi era capitato qualche volta di sentire i miei genitori litigare, ma avevo sempre pensato che fosse normale, che a volte gli adulti possono anche discutere o non essere d’accordo, ma che poi le cose si aggiustano. Purtroppo per i miei adulti non è andata così.
Con il tempo me ne sono fatta una ragione, ora sono felice. Ma con mio padre non è più come quando ero una bambina; lui si sforza di essere un punto di riferimento nella mia vita, ma più si impegna più mi fa sentire una stupida, perché mi ha illusa di aver trovato il mio migliore amico, il mio complice, il mio supereroe e poi è sparito. Quando ci penso mi sento sprofondare e piango, poi mi dico che lui le mie lacrime non le merita.
Direi una bugia se affermassi di non invidiare chi ha un padre davvero presente, un padre che non sta lì a guardare dall’esterno e a giudicare solo le apparenze. A volte cerco di immaginare come sarebbe la mia vita se lui non ci avesse lasciato, se fosse rimasto con me e mia madre, che si fa in quattro per me e che io spesso non riesco a ripagare. Chissà, forse non sarebbe cambiato proprio nulla, forse mi sarai accorta comunque che lui non era quello che pensavo, visto che mi ha fatto sentire responsabile di un suo fallimento; non lo perdonerò mai per questo.
Tu che ora stai leggendo, se vivi una situazione simile, non ti scoraggiare: nella vita ci sono alti e bassi per tutti, l’importante è andare avanti a testa alta e non farsi abbattere da chi non è alla nostra altezza!
Fabiola Barracane