Tra le classi terze della scuola secondaria di primo grado avrà inizio a breve un torneo di pallavolo, che si concluderà verso la fine dell’anno scolastico. Ogni classe, con i rispettivi professori di scienze motorie, si sta impegnando per conseguire la vittoria o classificarsi tra i primi posti. I professori hanno un compito davvero arduo perché, a causa della pandemia, le ore trascorse in palestra negli ultimi anni sono state pochissime e, nonostante l’impegno dei docenti e dei ragazzi, le “ lacune” da colmare sono tante. Il nostro torneo è dedicato a Zaray, una ragazzina che frequentava il nostro istituto e che è venuta a mancare prematuramente qualche anno fa. Ricordarla con una manifestazione sportiva ci riempie di gioia e di entusiasmo. Per l’occasione ho voluto intervistare il capitano della mia squadra, Sergio Smaldone, che ammiro per le sue doti tecniche e per “l’energia positiva” che trasmette ai suoi compagni di squadra in qualsiasi momento.\ -Cosa ti aspetti da questo torneo? Mi aspetto e mi auguro di uscirne vincitore insieme a tutta la squadra e mi impegno a gareggiare nel pieno rispetto delle regole di gioco. -Hai fiducia nella tua squadra? Nutro grandissima fiducia nei miei compagni di squadra, ai quali sono riconoscente per avermi scelto come “capitano”. -Secondo te cosa ha spinto i tuoi compagni ad eleggerti capitano? Credo che apprezzino le mie “doti sportive” ed il mio impegno assiduo per creare un clima di fiducia e di collaborazione. -Qual è secondo te la carta vincente di una squadra di pallavolo? Ritengo che la carta vincente sia una squadra affiatata, perchè da “soli si va più veloce ma insieme si va più lontano” Ringraziando Sergio Smaldone per la disponibilità, invito i lettori a continuare a “leggerci” e a fare il tifo per noi.
Tommaso Tedesco Quartulli