Illustrissimo Signor Presidente,
Mi permetto di scriverLe direttamente, pur essendo un’alunna di dieci anni che frequenta la classe prima della scuola media Zingarelli di Bari, per testimoniarLe la mia grande preoccupazione per le guerre che sono in corso in questo periodo in Ucraina e tra Israele e Palestina . Questi conflitti, caratterizzati da gravissimi e terribili azioni militari, vedono, ogni giorno, vittime soprattutto tra anziani, bambini e donne che sono le fasce più indifese.
Proprio questa tragedia umanitaria é, per me, fonte di grande tristezza. Mi sento impotente, vorrei contribuire a far prevalere il dialogo necessario affinché torni la pace. Credo che sia anche il Suo desiderio contribuire affinché prevalga il buon senso e che l’umanità possa avere la meglio sulla follia della guerra; vedo che Lei si impegna quotidianamente, anche in giro per il mondo, portando l’impegno dell’Italia in questa direzione.
Il compito che noi giovani alunni abbiamo é proprio quello di invitare i potenti della terra ad impegnarsi concretamente a costruire percorsi di pace.
Non so se questa mia lettera arriverà mai tra le Sue mani, lo spero con tutto il mio cuore. Continui sempre a difendere la democrazia e la libertà, che sono essenziali per al pace nel mondo.
La saluto e spero di poterla incontrare prest.
Martina Cucciolla