Per avere successo nel percorso scolastico e in qualsiasi percorso della vita, ognuno di noi ha bisogno di trovare il proprio metodo di studio, ovvero una tecnica efficace che conduca ad ottenere risultati ottimali.
In realtà non esiste un metodo di studio utilizzabile da chiunque, tuttavia possiamo consigliare alcune strategie che si possano maggiormente adattare alle caratteristiche di ciascuno.
Abbiamo avuto il piacere di intervistare alcuni studenti, ognuno dotato di proprie attitudini e caratteristiche, di una classe terza del nostro istituto. Chissà che le loro parole non offrano spunti di riflessione per qualche giovane studente …
Qual è il tuo metodo di studio?
Martina: Ho sperimentato diverse tecniche prima di trovare quella che ritengo più efficace. Per studiare le materie orali segno delle parole chiave che mi aiutano a sviluppare l’argomento in vista di una possibile interrogazione. Per quelle scritte, invece, cerco di bilanciare circa dieci o quindici minuti di pausa ogni tre ore. Inoltre, cerco sempre di anticiparmi i compiti quando è possibile, come nelle ore di supplenza.
Marco: Il mio metodo di studio è abbastanza basilare: solitamente comincio dalle materie scritte, preferibilmente i compiti su cui saremo interrogati e poi passo alle materie orali. Per queste, leggo attentamente le pagine e comincio a studiarle, ripetendo ad alta voce.
Lorenzo: Quando faccio i compiti scritti, provo più volte per trovare la risposta corretta. Per quelli orali, invece, leggo due pagine e ripeto ad alta voce. Per gli argomenti precedenti rileggo soltanto.
C’è qualcosa che ti aiuta nel tuo metodo?
Martina: Sicuramente tengo il mio telefono lontano perchè, come ben sappiamo, noi ragazzini tendiamo sempre ad usarlo in qualsiasi momento della giornata (se fosse possibile anche a scuola). Quindi, per evitare di distrarmi, spegnere il mio telefono mi aiuta molto.
Marco: Si, gli appunti delle lezioni, perché gli schemi mi fanno confondere.
Lorenzo: Focalizzare l’attenzione su poche pagine alla volta mi permette di memorizzare velocemente. Gli scritti invece mi occupano tempi piuttosto lunghi. Questa organizzazione mi aiuta molto, perchè mi permette di distribuire il tempo per ripetere in più giorni.
Quando hai adottato questo metodo?
Martina: Da circa un annetto.
Marco: Credo che si sia sviluppato durante la prima media. Infatti, col tempo mi è venuto naturale.
Lorenzo: Durante la terza elementare, quando la mia maestra chiese per la prima volta la ripetizione.
Hai mai cambiato metodo?
Martina: Fino alle medie non ne ho mai avuto uno, quindi no.
Marco: Non credo, perchè l’ho costruito e consolidato nel tempo.
Lorenzo: No, perché in prima e in seconda elementare ci davano pochissimo da studiare, quindi non avevo un metodo. Dal terzo anno ho dovuto escogitare un sistema più funzionale.
Ci sono stati momenti in cui hai dubitato del tuo metodo?
Martina: No.
Marco: No, mi sono sempre trovato bene.
Lorenzo: Il voto più basso che ho ottenuto con questo metodo è stato 7 (e non avevo neanche ripassato), quindi no.
Come coordini studio e tempo libero?
Martina: Cerco di trovare un equilibrio facendo dei minuti di pausa per svagare la mente. Poi mi rimetto a studiare sfruttando il beneficio dell’adrenalina che si è creata con l’attività svolta prima.
Marco: Durante la settimana cerco di dare molta più importanza allo studio, mentre nel weekend esco o mi rilasso. Comunque, se in settimana finisco presto i compiti, sfrutto il tempo libero.
Lorenzo: Quando torno a casa, pranzo e mi rilasso. Alle 16.00 inizio a studiare e, appena finisco, mi dedico ai miei passatempi.
Hai impostato degli obiettivi per il tuo studio?
Martina: Si, cerco di darmi degli orari in cui devo finire le materie, creando una vera competizione con me stessa.
Marco: Cerco di impegnarmi più sulle materie orali per arrivare a voti alti.
Lorenzo: Per ora ho solo un obiettivo: non prendere un voto inferiore a 9 in matematica.
Cosa puoi suggerire agli altri che vogliono provare il tuo metodo?
Martina: Un metodo di studio richiede impegno e voglia, quindi, se avete questi due elementi, sarà molto più facile per voi avere buoni voti a scuola e riuscire a finire i compiti in tempo.
Marco: Provate sempre nuove tecniche e se non vi trovate bene cambiatele. Anche se sperimentare le strategie usate da qualcun altro può essere positivo, ritengo che ognuno di noi debba trovare e perfezionare un proprio metodo di studio.
Lorenzo: Dato che questo metodo prevede una parte di ripetizione sistematica, è meglio usarlo dall’inizio dell’anno scolastico, in modo che risulti più agevole e veloce rileggere gli argomenti studiati.
Arianna Manfredi
disegno di Claudio Villani