DIVISA? NO, GRAZIE

Presso la mia scuola, l’Istituto Comprensivo Nicola Zingarelli di Bari, qualche giorno fa si è aperto un dibattito riguardante l’uso della divisa scolastica.

Alcuni genitori hanno deciso di proporre che a scuola indossiamo tutti la stesa felpa in inverno e t-shirt in estate, cosi la Dirigente scolastica ha chiesto agli alunni ed ai genitori di tutte le classi di esprimere il proprio parere.

Io sono contraria all’uso della divisa, perché attraverso l’abbigliamento ognuno di noi esprime se stesso; vestirsi in un modo o in un altro ci permette di trasmettere agli altri  come siamo o come ci sentiamo, anche grazie ai colori dei nostri abiti, e di essere fuori come ci sentiamo dentro.

Per me sarebbe anche triste vedere centinaia di ragazzi tutti uguali ogni giorno. E poi… non ci dite sempre che dobbiamo valorizzare la nostra diversità, che è importante e bella?

Alcuni pensano che la divisa serva ad evitare che i ragazzi si insultino e facciano “ pesare”,  a chi non ha le possibilità economiche o a chi non vuole, il fatto di non essere vestiti in maniera griffata. Io credo, invece, che imporre una divisa non possa cambiare questa situazione, perché non farebbe altro che nascondere il problema che, invece, va affrontato.

Altri pensano che la divisa serva per impedire che i ragazzi si vestano in modo indecoroso.

Ma è davvero sufficiente obbligare gli alunni ad indossare la divisa per evitare che sbeffeggino i propri compagni per gli abiti non “griffati”? E’ necessaria la divisa per vestirsi adeguatamente?

Noi pensiamo di no, perché tutti abbiamo un dono prezioso: essere uno diverso dall’altro. Per questo motivo indossare una divisa non è la soluzione al problema, piuttosto bisogna far capire a tutti che vestirsi in maniera diversa, ma comunque consona, ci rende “unici”.

Per noi, quindi, è DIVISA NO !

Giulia Maggiore e Davide Rutigliano

disegno di Elena Bottiglieri

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