Dagli inizi del nostro secolo, il 15 febbraio, giorno di San Faustino, ricorre la divertente e gioiosa festa dei single, in evidente contrapposizione con la ben più nota festa degli innamorati che viene celebrata il giorno precedente.
La tradizione ritiene che san Faustino, patrono della città di Brescia, si adoperasse per far sì che le donne riuscissero ad incontrare un marito, e proprio per questo, ironicamente, quel giorno è stato scelto per celebrare chi invece fa una scelta “al contrario”.
Forse non tutti sanno che il Single’s day, che non ha nulla in comune con il nostro San Faustino, è stato istituito anche in Cina, nel 1993, con un intento ben preciso: contrapporsi ai festeggiamenti di San Valentino e celebrare orgogliosamente l’essere single come tributo alla propria unicità.
Il single day cinese, infatti, si festeggia l’11 novembre e la scelta della data non è casuale: è proprio quell’11/11 che simboleggia il valore dell’unicità di ciascuno, che, ancora oggi, troppo spesso si finisce per non riuscire a cogliere o valorizzare. Inutile negare, infatti, che molti sonoancora vittime del pregiudizio secondo il quale non avere un partner rappresenta una condizione di inferiorità, o comunque una fase di passaggio durante la quale adoprarsi per ‘cercare l’altra metà della mela’.
Ma questo cosa significherebbe?
Che senza una persona accanto non ci si debba sentire completi??
La festa dei single nasce proprio perché molte persone pensano che per essere felici basti stare bene con se stessi e anche avere amici e persone che ci vogliono bene, pur non essendo i nostri innamorati. Proprio per questo motivo la tradizione prevede che le persone senza partner si facciano dei regali a vicenda. Purtroppo questo aspetto ha trasformato il Giorno dei Single nell’ennesima occasione per darsi allo shopping, riducendo una festa ricca di significato in un evento commerciale e con fini ben diversi da quelli per cui è nato.
Pazienza, a noi la festa dei single piace comunque, e, allora, Buon Faustino a tutti!!!
Alessandra Matarrese e Matilde Cutrone