Bari, 25 novembre 2022
Cara Antonella,
come mi farebbe piacere incontrarti e provare a capirti. L’8 dicembre avresti dovuto compiere 18 anni, invece rimarrai per sempre una ragazza di 15 anni, per colpa di coloro che non ti hanno compresa fino in fondo. Le persone che ti volevano veramente bene avrebbero voluto che la tua vita fosse un cammino gioioso e pieno di esperienze.
Io sono una ragazza come le altre e non posso ovviamente fare la differenza, ma sai chi può farlo?
Tu e la tua famiglia.
Secondo me è importantissimo tenere vivo il ricordo di chi ha vissuto una tale esperienza per insegnare a tutte quelle persone che si sentono sbagliate e inutili ad agire saggiamente. È necessario anche insegnare a chi non si sente parte di questi problemi ad essere più sensibile e meno superficiale perché, in realtà, queste situazioni sono molto più vicine a noi di quanto si pensi.
I tuoi genitori hanno addirittura fondato un’Associazione in tua memoria per far capire a tutti che, anche se con gesti che possono sembrare inutili, possiamo causare questi avvenimenti così come possiamo prevenirli. Spesso noi emarginiamo, a volte senza rendercene conto, qualcuno che magari non si sente capito e si tiene tutto dentro, e chi può saperlo meglio di te!
Quando di sera guardo il cielo spesso penso a te e immagino che ora potresti star correndo in un prato, potresti star ascoltando della musica, potresti star studiando…. Se non ti fossi fatta sconfiggere dalla fragilità, che in realtà è dentro ognuno di noi, anche di chi ti prendeva in giro, tutto questo ora potrebbe essere realtà.
La Fondazione dei tuoi genitori mi ha fatto capire quanto sia importante il dono della vita e quanto sia facile permettere di farcelo portare via.
La tua storia mi ha davvero commossa e mi ha fatto vedere il problema da un’altra prospettiva di cui prima non avevo idea. Pensavo che tutte le persone a me vicine stessero bene con loro stesse, ma dopo l’incontro con tuo padre ho aperto gli occhi e ho visto che non era proprio così e ho subito colto l’attimo per cercare di essere una persona migliore. Ho cercato di far sentire meglio le persone che mi circondano e non mi aspettavo di sentirmi così bene anche io.
Detto questo vorrei ricordarti con tenerezza un tuo errore: non aver parlato con qualcuno che ti avrebbe davvero aiutata. Tu non eri sola. C’è sempre chi è pronto ad ascoltarti, a comprenderti e a cercare di tirarti su!!
Nessuno è completamente solo.
Buon compleanno, Antonella!
Matilde Cutrone