TUTTI SULLA STESSA ARCA

Martedì 4 novembre, nel quartiere Poggiofranco, precisamente in via Matteo Calvario 1, è stato inaugurato il centro diurno L’Arca di Noè ed io, come inviato del nostro giornale, ho avuto la possibilità di partecipare a quella che è stata una vera festa: insieme a molti bambini e adulti, erano presenti l’assessora Francesca Bottalico, la coordinatrice della struttura, Tommasa Campanella, e Vito Di Bari, il presidente della cooperativa “Voglia di Bene”, che si può dire abbia concepito l’iniziativa.

Il centro, ci hanno spiegato, si pone l’obiettivo di fornire assistenza a bambini e ragazzi appartenenti a  famiglie  che, per ragioni diverse, si trovano in condizioni di difficoltà: lì, infatti, questi  potranno essere aiutati a fare i compiti, ma potranno anche stare insieme, giocare, divertirsi  ed essere supportati se attraversano un momento difficile, cosa che, nell’adolescenza, accade spesso.

Il nome “L’arca di Noè “ non è casuale e evoca l’idea che insieme, grazie alla diversità di ognuno, ci si possa salvare, costruendo qualcosa di bello.

E infatti il centro, già ora è davvero bello!! Ho potuto visitarlo, accompagnato da due delle bambine che lo frequentano abitualmente.

Lo spazio, ampio e composto da diversi ambienti, tutti  nuovi, puliti e luminosi, è diviso in due zone dalla grande sala utilizzata per inaugurazioni, presentazioni , manifestazioni.

A sinistra di questa si trovano la direzione , due piccole aule di studio, e l’ausilioteca, dove una  psicologa offre il suo supporto a chi ne abbia bisogno.

Dall’altro  lato , invece , c’è un’ampia aula, che viene utilizzata sia come luogo per studiare e che come spazio per giocare, ballare, divertirsi.

Tutti gli ambienti sono abbelliti da decorazioni di vario genere: foto incorniciate di alcuni bambini , vari cartelloni colorati e alcuni  modellini di arche, che, oltre ad essere graziosi, sono anche molto significativi.

La cosa che mi ha colpito di più è stato un grande disegno appeso, recante la scritta Over the rainbow; il suo significato è stato per me subito evidente: l’Arca di Noè vuol essere un luogo nel quale si insegna ai bambini, ma anche ai ragazzi e agli adulti, che c’è sempre un arcobaleno e che le difficoltà si superano, e si superano più facilmente insieme, come se tutti stessimo nella stessa barca… o meglio nella stessa ARCA!!

Alcune persone hanno condiviso le loro esperienze: una donna ha raccontato di essere stata vittima di violenza da parte del marito, il quale, dopo la separazione, non l’ha più aiutata economicamente a mantenere i loro 5 figli. Come avrebbe fatto senza il supporto delle istituzioni?

La seconda parte del pomeriggio è stata dedicata alla presentazione dell’Albo illustrato “Prendi una lacrima”,  che presto sarà in vendita anche in libreria.

Erano presenti Angela Albanese e Domenico Diacono, i genitori di Antonella, in ricordo della quale hanno fondato l’Associazione Anto Paninabella OdV, che, come l’Arca di Noé, offre il suo supporto ai ragazzi che attraversano momenti di buio e di solitudine. E’ stato importante per me ascoltare due persone che, pur avendo vissuto un dramma, non si abbattono e mettono se stessi al servizio della comunità.

Le loro parole sono state molto significative: bisogna parlare dei problemi e delle difficoltà, non bisogna tenere tutto dentro, cosa che spesso noi adolescenti facciamo, credendo che nessuno ci capirà. Il pianto, hanno detto, non è qualcosa di cui vergognarci, “da femminucce”, come sentiamo dire fin da quando siamo bambini, ma fa parte di noi, la fragilità fa parte di noi e dobbiamo accoglierla finché, piano piano, diventerà qualcos’altro.

Luca Delle Grazie

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