Bentrovati lettori di Zingarelli News!
Oggi, finalmente, per gioire non c’è bisogno di andare tanto indietro nel tempo e di essere nostalgici: lasciamo stare il passato e concentriamoci sul presente, perché è nel presente che c’è la festa! Una festa di liberazione e di sfogo da parte di tifosi che sono stati “presi in giro” per quattro anni e che quattro anni fa hanno subito la loro delusione più grande, ma che non hanno mai smesso di supportare la loro squadra.
Dall’umiliante serie D all’infernale serie C, finalmente il 3 aprile 2022 il sostegno dei tifosi baresi è stato ripagato, come è stato ripagato l’impegno di una società sempre presente e che ha dato sempre il massimo alla squadra, nonostante tutto. Oggi lo possiamo dire, forte e chiaro: è tornata la Bari, adesso non ce n’è più per nessuno.
“… e quindi uscimmo a riveder le stelle”: così scrisse Dante per chiudere il 33° canto dell’Inferno della sua Divina Commedia. Ed è proprio così che il Bari lascerà una categoria, definita un vero e proprio Inferno, che lo ha trattenuto per tre lunghi anni, in cui le difficoltà e le delusioni non sono mancate. Basti pensare che il Bari in 3 anni ha visto sedere sulla panchina ben cinque allenatori di cui solo l’ultimo è riuscito nella grande impresa: un certo Michele Mignani che in un solo anno è riuscito ad entrare nella storia del Bari.
I nuovi arrivati
La stagione del Bari è stata fortemente influenzata dai nuovi arrivati.
Il presidente Luigi De Laurentis, passata una stagione tanto deludente da essere una delle peggiori della storia del Bari, pensa ad una rivoluzione. Parte dallo staff, esonerando il CT Gaetano Auteri, e passa, poi, alla rosa. Ma il primo passo della rivoluzione si chiama Ciro Polito, nuovo direttore sportivo, l’uomo dal marcato accento campano che, già nella conferenza stampa di presentazione, fa una buona impressione ai tifosi baresi: il compito di trovare l’allenatore giusto per questo Bari, reduce da un’annata ampiamente deludente, è affidato proprio a lui.
I media giornalistici fanno tanti nomi, principalmente allenatori amici o ex compagni di squadra del direttore, ma Polito dimostra tutta la sua professionalità ingaggiando un allenatore che non ha mai conosciuto personalmente ma di cui ha ammirato l’ottima gestione della squadra di Siena qualche anno prima: stiamo parlando di Michele Mignani, quello che sarà poi il condottiero di questo Bari. Mignani arriva a Bari senza aver vinto nulla nella sua carriera e senza aver mai allenato nel Girone C, girone in cui milita il Bari. Insomma, non proprio un grande curriculum: eppure Polito vede in lui l’allenatore perfetto per questa squadra, e non sbaglia: non è mai facile gestire una rosa con tanti giocatori e farli felici tutti eppure Mignani è riuscito a far sentire TUTTI importanti e al 100% membri del gruppo.
E’ così che si costruisce una grande squadra, è con umiltà e grande cuore che il Bari ha vinto il campionato ed è riuscito a trasformare la delusione dei tifosi in una immensa gioia che, speriamo, non avrà mai fine…
Stefano e Tommaso Tedesco Quartulli