Vivere il Mare: un pontile per nuove partenze

Quest’anno le classi seconde della nostra scuola, seguono un percorso di educazione civica che ha come centro il rispetto dell’ambiente e in particolare il mare, che è un elemento che caratterizza la nostra città ed è anche uno dei suoi punti di forza.

Giovedì diciotto febbraio, abbiamo ha ospitato due istruttori del CUS:  la canoista Francesca e il canottiere Alberto. 

L’incontro è apparso subito molto interessante e coinvolgente per la platea di alunni che hanno posto ai “maestri” tanti quesiti determinati dalla curiosità nei confronti di attività sportive meno praticate e, dunque, meno conosciute.

Durante l’incontro, Alberto e Francesca hanno innanzitutto esposto  le differenze tra i due sport che, pur essendo entrambi acquatici, si differenziano sotto vari aspetti, tra cui le tecniche di voga, le tipologie di imbarcazioni e gli obiettivi delle gare.

Nel canottaggio gli atleti utilizzano barche strette e lunghe dette “scafi,” dotate di lunghi remi che vengono manovrati dai canottieri seduti su seggioloni mobili chiamati “carrelli,”; i canottieri, per far muovere l’imbarcazione, devono sincronizzarsi nei movimenti, cosa solo apparentemente facile.

La canoa è, invece, una barca più piccola: gli atleti stanno in equilibrio sulle ginocchia e  remano usando una pagaia.

Personalmente ho apprezzato moltissimo l’iniziativa della mia scuola perché io amo praticare qualsiasi attività sportiva (non solo il calcio, che costituisce la mia passione, ma anche la pallavolo, il basket il tennis e il padel,) perché mi piace stare con gli altri e lo sport è un bellissimo modo per farlo. Far parte di una squadra favorisce la possibilità di sviluppare legami di amicizia, creando un senso di appartenenza che prescinde dalla vittoria.

Grazie alla mia scuola ho avuto la possibilità di conoscere gli aspetti più importanti di due sport a me sconosciuti, che in futuro proverò sicuramente.

Davide Rutigliano

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