Vi siete mai chiesti che cosa sia un manga? Il manga è stato ed è tuttora il genere di lettura più affascinante e più coinvolgente nella storia dei giovani ‘nerd’. Può raccontare storie di diverso tipo: storie d’amore, lotte, fantascienza ma anche storie reali e soprattutto di magia… In questo articolo parliamo della serie di Goldrake, conosciuto in Giappone come UFO Robot Grendizer, nato inizialmente come serie animata (anime) nel 1975 e successivamente adattato in manga.
Negli anni ’80 Goldrake è stato una delle migliori serie televisive nel genere mecha (possiamo tradurlo dal giapponese dalla parola meka, riportandolo in italiano con la terminologia “meccanica”). In Italia l’anime ebbe notevole successo, trasmesso per la prima volta nel 1978 su Rai Due. Da allora cominciò l’estenuante guerra fra gli alieni di Vega, i responsabili della distruzione del pianeta di Actarus, e i terrestri, che vengono difesi da Actarus a bordo del Goldrake, difensore estremo della libertà del pianeta che ormai chiama casa. Al fianco dell’eroe combattono il coraggioso Alcor, la bella Venusia e la giovane Maria, sorella di Actarus che egli credeva morta.
La nuova serie si intitola ‘Goldrake U’ e le prime quattro puntate sono state trasmesse su Rai Due il 6 gennaio 2024. Goldrake U è un reboot della storia originale creata da Go Nagai nel 1975 e racconta le vicende del principe Duke Fleed (Actarus), arrivato sulla Terra a bordo del robot Goldrake in fuga dal suo pianeta. Il ragazzo però ha perso la memoria e non ricorda niente del suo passato. Sulla Terra viene aiutato da Koji Kabuto, pilota del robot Mazinga Z, inventato da suo nonno. Già nel secondo episodio però, le memorie cominciano ad affiorare per Actarus, soprattutto quando il nostro pianeta viene attaccato dalle truppe e dalle navi spaziali dell’Alleanza di Vega, i responsabili della distruzione del pianeta di Actarus.
La nuova serie si distingue dall’originale per diversi aspetti innovativi. Mentre la versione degli anni ’70 utilizzava l’animazione tradizionale, Goldrake U presenta una grafica moderna in computer grafica che rispetta comunque il design iconico del robot. La trama, pur mantenendo gli elementi fondamentali, introduce nuove sottotrame e approfondisce maggiormente il passato di Actarus. Inoltre, il rapporto tra Koji Kabuto e Actarus viene sviluppato fin dall’inizio, creando un interessante collegamento con l’universo di Mazinga Z.
Il mio papà è un fan sfegatato di Goldrake e pensate che alla loro età era difficile vedere più trasmissioni in diversi canali. La serie di Goldrake, pur essendo difficile da trasmettere, è stata un successo grazie alla sua storia misteriosa e stupenda. La nuova versione sta ricevendo recensioni positive sia dai fan storici che dalle nuove generazioni, grazie al suo rispetto per il materiale originale e alle innovazioni tecniche e narrative introdotte. In particolare, viene apprezzata la profondità psicologica dei personaggi e la qualità delle animazioni, che mantengono lo spirito dell’originale traducendolo in un linguaggio visivo contemporaneo.
Rebecca Catizone
(disegno di Fabio Quarato)