Quante volte abbiamo sognato di sapere quali emozioni si provano quando si calca un palcoscenico, cosa si prova a essere il protagonista di un vero spettacolo o a trovarsi dietro le quinte con dei veri professionisti?
Così ho deciso di intervistare una mia amica, che ha debuttato in un vero grande spettacolo, La bohème di Giacomo Puccini, in uno dei più famosi e affascinanti teatri della nostra città, il teatro Petruzzelli; lei è M. e, quando le ho chiesto cosa avesse provato la prima volta che è arrivata a teatro, lei mi ha risposto che tutte le esperienze a teatro sono state per lei bellissime, ma la prima volta è stata indimenticabile: si sentiva stranita, perché ogni cosa lì è particolare e lontana dagli standard della vita quotidiana.
Tutto è una grande emozione: salire sul palco e ammirare le scenografie o i vestiti di scena. Ci sono file di corpetti, gilet, abiti e gonne di ogni tipo e di ogni tessuto: il sogno di ogni ragazzino che ama giocare a travestirsi. Poi le scenografie sono veramente enormi e ricche di dettagli: richiedono mesi per la progettazione e la realizzazione. Ovviamente la magia aumenta quando esse, in ogni minimo particolare, riproducono l’ambientazione dell’Ottocento, come nel caso dell’ultimo spettacolo, perché questo fa sentire come catapultati nel passato.
La mia amica M. racconta di aver provato l’emozione più grande nel sentirsi parte della storia. Ha imparato canti e balli e ha memorizzato anche le parti dei protagonisti principali, a furia di ascoltarli nelle prove. Lei e le sue amiche, infatti, dietro le quinte giocavano anche a immedesimarsi in loro.
Poi le ho chiesto se avesse avuto la fortuna di conoscere dei veri professionisti dello spettacolo, se fosse stato imbarazzante o deludente. La sua risposta mi ha stupita: dice di aver conosciuto ogni attore dello spettacolo, alcuni anche di fama internazionale, e di aver trascorso piacevolmente molto tempo con loro, senza alcuna limitazione, trattandoli proprio come amici.
Quando poi è arrivato il momento di salire sul palco, l’emozione è stata grandissima, soprattutto vedere la platea gremita di persone: mille occhi che la guardavano si aspettavano tanto da lei; tutti si sono sforzati di dare il meglio, perché sapevano che tra il pubblico non c’erano solo i loro parenti o i loro amici stretti, ma tante persone che erano andate a godersi il loro spettacolo pagando per questo. Non potevano deluderli e infatti è stato uno spettacolo straordinario.
Dopo questa chiacchierata con la mia amica M., credo proprio che questa esperienza a teatro sia stata favolosa per lei e sono certa, e spero, che M. vorrà rivivere queste emozioni… sempre!
Chiara Rosa Cavone