IL 13 novembre si celebra la Giornata mondiale della gentilezza. Abbiamo deciso di scrivere sull’argomento perché pensiamo che la gentilezza sia un valore molto importante e decisamente “economico”: essere gentili, infatti, non costa nulla e rende felice sia chi riceve sia chi compie un bel gesto.
Ognuno di noi in questo giorno dovrebbe riflettere sull’importanza di tanti semplici comportamenti quotidiani e usare la gentilezza a partire dal linguaggio. Dovremmo tutti imparare a trattare le persone con dolcezza, perché essere gentili può migliorare la vita di ognuno di noi: un sorriso, una parola o un gesto cordiale rendono migliore l’atmosfera e giovano a tutti.
Noi ci sforziamo di essere delle persone gentili e per questo restiamo molto male quando intorno a noi ci sono persone irrispettose della sensibilità altrui. Per esempio, a volte in classe alcuni vengono presi in giro, senza che si rifletta sulle conseguenze che le parole poco gentili possono avere sull’umore dei compagni. Al contrario, un bel gesto può migliorare la giornata di chi lo riceve. Ci piacerebbe che tra di noi in classe ci fosse più gentilezza e meno superficialità e siamo sicure che questo potrà accadere se ognuno si sforzerà di prendersi cura degli altri come di se stesso.
Per alcuni la gentilezza è un valore spontaneo, per altri è necessario coltivarla. È faticoso, ma un bel gesto ripaga tutto lo sforzo.
Noi ci impegniamo a rispettare gli altri e a essere gentili con loro, anche perché ci fa sentire meglio. Confidiamo che tutti vogliano, come noi, assumersi questo impegno, soprattutto verso chi ne ha più bisogno.
Simona Bozzi, Miriam Della Marca