Il 5 novembre 2024, presso l’istituto comprensivo Nicola Zingarelli Bari, si è tenuto un incontro tra gli alunni delle classi seconde della scuola secondaria e due esponenti della Polizia di Stato, che hanno dialogato con noi ragazzi facendoci riflettere sui pericoli che si nascondono nel web.
Se vi dobbiamo dire la verità, inizialmente, non capivamo perfettamente tutto quello che ci dicevano, perché anche se tutti crediamo di conoscere bene gli smartphone, in realtà, questi possiedono tante funzionalità di cui siamo all’oscuro. Poi però ci siamo rese conto che proprio il non capire tutto ci ha aperto gli occhi! Il web è pericoloso perché non lo conosciamo veramente e perché è difficile da comprendere fino in fondo: usarlo è facile (troppo) capirlo assolutamente NO!
Il problema più grande, però, è che non solo non conosciamo lo strumento che maneggiamo continuamente, ma che spesso tramite questo entriamo in contatto con persone che ad un certo punto consideriamo nostre amiche, ma che magari stanno solo approfittando di noi e della nostra fiducia per ricattarci.
I social network sono stati creati per condividere un pensiero, un momento felice, ma sono stati trasformati in qualcosa di estremamente pericoloso: talvolta basta un “click” sbagliato e tutti vengono a sapere qualsiasi cosa su di noi e sulla nostra vita.
Se pubblichiamo anche solo una volta dei contenuti che dovrebbero restare privati (magari una foto in costume), questi potrebbero finire nelle mani di persone sbagliate che potrebbero usarle per fare cose “cattive” solo per il gusto di farlo o anche per qualche interesse.
Ci ritroveremo in una voragine, un mare in tempesta, un fiume in piena dove piano piano inizieremmo ad annegare…
Nel web le persone si sentono più sicure solo perché sono “protette” da uno schermo ma è proprio questo schermo che nasconde, invece, le insidie peggiori.
La vita umana è condivisione, il web è solo apparenza. Scegliamo di vivere davvero!
G. Maggiore M.G. Visaggi