Giorno: Maggio 18, 2024

IL PRIMO PREMIO DEL CONCORSO “UN LOGO PER LA SOLIDARIETA'”

È bello disegnare! A scuola durante l’ora di Arte e Immagine cerchiamo di dare il meglio di noi e, quando ci offrono un’occasione per mostrare i nostri disegni, perché non usarla?

Ed ecco che è arrivata una nuova opportunità: mercoledì 15 maggio 2024, infatti, noi alunni della classe 2D dell’Istituto comprensivo “N. Zingarelli” di Bari, insieme ai ragazzi di altre classi della nostra scuola e ad alunni degli istituti “Massari Galilei”, e “Preziosissimo Sangue”, abbiamo partecipato, presso l’auditorium del “Villaggio del Fanciullo”, alla premiazione del concorso: “Un logo per la solidarietà” nell’ambito del progetto chiamato R.A.D.I.C.I. (Raccogliere, Distribuire, Curare Insieme). Tale progetto ha lo scopo di sensibilizzare noi ragazzi sui temi della solidarietà.…

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UNA CITTA’ PER VIVERE FELICI: lettera al futuro sindaco di Bari

Caro Futuro Sindaco di Bari,

mi chiamo Nicola e sono un ragazzo di una prima media dell’I.C. Zingarelli di Bari.

Scrivo questa lettera per condividere con Lei alcune idee e suggerimenti su come migliorare la nostra bellissima città. Bari è una città fantastica, ma credo che ci siano alcune cose che potrebbero renderla ancora più bella e vivibile per noi giovani.

Innanzitutto, penso che sarebbe fantastico avere più spazi verdi e parchi giochi. A noi ragazzi piace molto giocare all’aria aperta, ma spesso i parchi sono pieni e non c’è abbastanza spazio per tutti. Avere più parchi con aree attrezzate ci permetterebbe di divertirci in sicurezza e di fare nuove amicizie.…

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UNA CITTA’ CHE ABBIA A CUORE I RAGAZZI: lettera al futuro sindaco di Bari

Caro futuro sindaco,

sono Giulia, una ragazza di 12 anni che frequenta la prima media dell’I.C. Zingarelli.  Adoro la mia città, Bari, e non vivrei in nessun altro posto. Però ci sono alcune cose che vorrei che Lei migliorasse per renderla ancora più bella e più vivibile anche per noi ragazzi.

Vorrei più spazi aperti, parchi pubblici e luoghi di ritrovo dove potessimo trascorrere del tempo in compagnia dei nostri amici, in sicurezza, anche sino a tarda ora. In questi parchi vorrei ci fossero campi da pallavolo, da calcio, da tennis e da basket, in modo che ognuno di noi possa praticare liberamente e gratuitamente  questi sport.…

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“SPAZIO AI GIOVANI” NELLA CITTA’ CHE VOGLIAMO: lettera al futuro sindaco di Bari

Caro futuro sindaco,

non conosco ancora il suo nome perché le elezioni non sono state ancora fatte, ma mi auguro che nei suoi progetti ce ne sia anche qualcuno che possa rendere la vita di noi ragazzi più semplice e bella.

Forse non le leggerà mai, ma io provo a proporLe alcune idee …

Probabilmente Lei già conosce la bellissima ”Casa dei bambini e delle bambine “, che si trova nel quartiere Baridomani, il mio. Sarebbe bello averne una in tutti i quartieri di Bari: un posto in cui gli adolescenti possano riunirsi e stare insieme al sicuro, anche in autosorveglianza. 

Ci vorrebbe una grandissima stanza con divanetti, tante sedie e tavoli, uno scaffale grandissimo dove ognuno di noi possa trovare dei libri e lasciarli a disposizione di tutti, degli strumenti musicali per suonare insieme.…

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Disperazione, ostinazione, cultura, ribellione, crudeltà, gioventù, terrore: I CENTO PASSI

Se penso al film che abbiamo visto in questi giorni, durante le ore di storia e geografia, le parole che mi vengono in mente sono: disperazione, ostinazione, cultura, ribellione, crudeltà, gioventù e terrore.
Disperazione dei familiari di Peppino che hanno dovuto assistere a lui che si “scavava la fossa da solo”, e alla loro disperazione quando effettivamente è morto. Ma anche disperazione degli amici, che non solo hanno dovuto sopportare che il loro amico fosse morto ma anche che la polizia credesse che fosse stato un suicidio. La scena che più mi ha colpito e anche fatto commuovere è stata, infatti, proprio quella in cui l’amico di Peppino parla alla radio ed è disperato, solo con questa parola lo si potrebbe descrivere…

Ostinazione di Peppino a perseguire i suoi obiettivi, senza temere di mettersi in pericolo.…

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PEPPINO IMPASTATO: UN EROE MORTO PER LA GIUSTIZIA

Dopo aver visto il film “I cento passi” mi sono ritrovata a dover fare i conti con emozioni alquanto contrastanti perché la storia di Peppino Impastato, il suo coraggio di mettersi in gioco e affrontare un sistema corrotto e oppressivo mi ha lasciato senza fiato.

Mi sento arrabbiata per tutte le volte in cui la gente  si è rivolta alla mafia invece che fermarsi ad ascoltare quello che Peppino aveva da dire, sono arrabbiata per il finale ingiusto, che purtroppo a metà del film avevo già previsto… Vorrei si potesse tornare indietro, vorrei conoscerlo, Peppino, e imparare da lui…

Mi sento anche un po’ ispirata dalla sua determinazione, dal fatto che non si è mai tirato indietro perché credeva in tutto quello che diceva.…

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UN SENTIMENTO ROSSO COME IL FUOCO

Per me la rabbia è un posto buio che a tratti si accende come se ci fosse un’illuminazione che proviene dal fuoco.

Quando “mi arrabbio” sento proprio un fuoco dentro di me che mi fa sentire come un enorme drago. Non so se succede solo a me, ma associo ogni cosa a un colore. Che sia un nome, una materia o anche un’emozione, io la rabbia la immagino ROSSA.

Non so se il mio immaginare le emozioni colorate sia contagiato dal film Inside Out, ma quando vedo una cosa rossa sento la rabbia.

Immagino questa emozione come una cosa rumorosa: quando la provo, infatti, comincio a parlare senza riuscire a fermarmi.…

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