Essere adolescente è un viaggio emozionante e complicato, ma ciò che rende tutto più facile è avere una madre incredibile al mio fianco. Il rapporto che ho con mia madre è veramente speciale, è come avere una migliore amica, una guida e un angelo custode tutto in una persona.
Mia madre non è solo la mia guida, ma anche la mia confidente. Posso parlare con lei di tutto, dalle piccole gioie quotidiane ai grandi dilemmi della vita. Mi ascolta sempre senza giudicare e mi offre sempre consigli saggi e amorevoli. Alcuni penseranno che questo sia strano: una figlia che non cerca aiuto dai suoi coetanei ma dalla propria madre?! Però sì, per me è così: mia mamma vale più di cento migliori amiche insieme. Non a caso, in uno dei miei peggiori momenti di tristezza, debolezza e sconforto, la persona che veramente mi è stata accanto è stata proprio lei, la mia mamma. Quando riprendo a parlare di questo episodio della mia vita o quando rivedo la persona che ne è stata la responsabile, beh… mi verrebbe di rinfacciarle tutto il male che mi ha fatto dicendole che adesso ho trovato delle persone dieci volte migliori di lei! Però mi viene anche un po’ di malinconia, soprattutto se ripenso a tutti i bei momenti passati insieme. Effettivamente quella con lei è stata per me più di semplice amicizia: eravamo come sorelle, il nostro era un legame davvero speciale. Poi, però, qualcosa è cambiato: man mano che diventavamo più grandi e che conoscevamo altre persone, lei ha cominciato a comportarsi in modo strano nei confronti delle altre nostre amiche del gruppo escludendole, deridendole e inducendo anche me a fare la stessa cosa. Io mi sono adeguata per un po’ a questi atteggiamenti, ma poi non ci sono più stata, mi sono rifiutata di offendere, di escludere e di considerarmi superiore come faceva lei. Cosa è successo? Lei ha reso anche me una vittima della sua cattiveria…
Dopo un anno di sofferenza e di sopportazione ho iniziato a confidarmi e a sfogarmi con mia madre. Lei ha cercato di aiutarmi in tutti modi e ci è riuscita, anzi posso affermare senza alcun dubbio che senza mia madre non ce l’avrei mai fatta.
All’inizio è stato difficile, ho passato momenti bui e di sconforto durante i quali spesso esplodevo e scoppiavo in lacrime davanti a mia madre; anche se all’apparenza sembravo una ragazza forte, dentro di me sentivo che quanto stava accadendo mi stava uccidendo. Adesso ho trovato degli amici d’oro, ma tutte le forze per andare avanti le ho tirate fuori solo grazie alla mia mamma. Lei mi ha insegnato che le brutte esperienze non devono condizionarci, che devo superare la paura di fidarmi degli altri e, soprattutto, che devo sempre trovare il coraggio di confidarmi, parlare liberamente e sfogarmi con chi sento che può aiutarmi.
Questo lo devo a mia madre, la mia unica forza, la mia migliore amica; darei tutto pur di non farle mancare niente dopo quello che ha fatto e che ancora continua a fare per me, per farmi stare bene; posso dire che per me mia madre è l’unica persona in cui potrei rifugiarmi senza mai sentirmi giudicata o non capita.
Martina Lacitignola