Giovedì 29 febbraio alcune classi della nostra scuola hanno avuto la possibilità di incontrare Francesco Carofiglio, autore del romanzo Mr. H. letto con la loro docente di italiano all’interno del progetto Ptof Incontro con l’Autore. Il romanzo ha per protagonista Leonard Byron Palamides, psichiatra, illusionista ed escapologo, con un passato da boxer, che nel 1929 giunge dagli Stati Uniti a Londra, dove vive una situazione a metà tra sogno e realtà. Il dottor Palamides, infatti, che aveva lavorato al seguito del grande Houdini, che non credeva nel soprannaturale o nelle sedute spiritiche, è un uomo razionale con tante certezze, ma le perde tutte proprio quando si trasferisce a Londra, dove si trova coinvolto in una serie inspiegabile di eventi insieme ad un anziano professore di storia antica, Reece Mason, a sua nipote, l’egittologa Bernice e a sua sorella Lilith, e ad un pastore protestante, professore in filosofia in pensione, Van Helsing. E’ la piccola Lilith, affetta da mutismo selettivo e deliri notturni, ad avvisarlo con una serie di messaggi di difficile comprensione che un misterioso personaggio, con intenzioni certo non buone, lo sta cercando. Si scoprirà nel corso della narrazione che si tratta dello stesso uomo che all’inizio del romanzo aveva finto di chiedere a Palamides un aiuto terapeutico per un suo amico, che altro non è che la sua parte oscura, ovvero Mr Hyde. Palamides, l’indagatore degli incubi, il viaggiatore tra realtà e mondi irreali e paralleli, incontra Hyde, e nel momento in cui vede negli occhi il male vede anche la parte cattiva di sé.
L’ossatura della trama è evidente calco del celebre romanzo di Stevenson “Dottor Jekyll e Mister Hyde”, sebbene sia senza dubbio più articolata, in alcuni punti persino labirintica e forse un po’ fumosa, molto diversa dalla struttura rigorosamente lineare del celebre modello letterario. Il romanzo di Carofiglio ha un inizio lento, che potrebbe non incoraggiare al prosieguo della lettura, poi si anima attraverso l’inserimento di una serie di vicende, il cui collegamento non sempre risulta cristallino. Ed è già a partire dall’introduzione di Palamides, come nuovo personaggio, che si capisce quanto “Mr H.” complichi la storia originale. Palamides, misterioso e pieno di segreti, è uno scienziato molto curioso, come Jekyll, ma molto diverso da lui. Rappresenta l’Io che riesce a placare l’es, gli istinti malvagi di Mr. Hyde, mentre cerca di uscire dalla vita estremamente rigorosa del super-io Dr. Jekyll. Ed è qui che si riscontra la differenza fondamentale nella riscrittura “Mr. H.”, nella linea di separazione tra il bene e il male, che in Stevenson è chiara e ben definita, mentre in Carofiglio è più sfumata: non è sempre evidente chi sia il buono e chi il cattivo, lo capiamo soprattutto dalla scena finale dello scontro tra Palamides e “Mr. H.”, forse il momento più avvincente del romanzo. Per questa interessante ma complessa rilettura in chiave psicanalitica della storia di Stevenson si rende forse necessaria una lettura guidata.
La narrazione in prima persona coinvolge direttamente il lettore che ha l’impressione di affiancare lo psicoterapeuta nella sua indagine sugli insoliti eventi accaduti, di conoscerne da vicino i pensieri e di percepirne le emozioni. E questo è l’elemento che rende il romanzo particolarmente adatto ad un pubblico di ragazzi.
Gli alunni della 3D