Cari lettori,
molti di voi avranno all’incirca la mia età, e conosceranno cosa si prova quando a Natale i propri genitori vi regalano qualcosa che si reputa inutile e noioso.
Questo è proprio quello che è successo a me l’anno scorso quando mi è stato regalato un libro, “Lettera ad una ragazza del futuro” di Concita De Gregorio.
Concita De Gregorio è una famosa giornalista e scrittrice, nonché editorialista della “Repubblica” ed ex direttrice dell’Unità.
All’inizio, quando mi sono ritrovata tra le mani il suo libro, sono stata un po’ titubante e anche se controvoglia ho cominciato a leggerlo e mi sono resa conto che è ricco di consigli utilissimi.
Come lo definisce la scrittrice, si tratta di un vero e proprio elogio alla gentilezza, una raccolta di consigli (che io reputo di inestimabile valore) che la scrittrice dà alla ragazza che è stata e che vive ancora dentro di lei.
I consigli dati si riferiscono a tematiche molto attuali e vicine ai giovani; infatti, leggendolo molti di voi si ritroveranno in almeno una delle tante situazioni elencate nel testo.
Facciamo un esempio:
I “chiacchiericci”, che sono la cosa che odio più al mondo. Mi spiego meglio. Avete presente quando siete in un posto come la vostra aula scolastica e sentite alle vostre spalle i pettegolezzi che alcuni ragazzi fanno su di voi?
Ecco, questa è la cosa che mi colpisce più al cuore: non vi siete mai sentiti sbagliati o inadeguati quando ascoltavate i vostri compagni che alle vostre spalle commentavano il vostro modo di essere o di fare?
Concita De Gregorio ha scritto:
“E parlano, parlano, parlano. Tu spiazzali. Spostati, non farti ferire dai chiacchiericci, non farti trovare”.
Lei scrive anche che la vita non è una battaglia, non è un qualcosa che bisogna vincere, e sono sicura che abbia ragione.
Penso che “Lettera ad una ragazza del futuro” sia un libro molto significativo, una vera guida spirituale, perciò, vorrei raccomandarlo a molti ragazzi che si sono sentiti come me, perché sono sicura che li risolleverà e farà capire loro come comportarsi in certe situazioni.
Questa è la pagina su cui mi sono soffermata di più a riflettere:
“Fa i tuoi progetti, ma che siano davvero tuoi.
Non misurarli con quelli degli altri: non imitare nessuno, è sempre meglio l’originale.
Non lascarti ingabbiare in un ruolo, da quello che gli altri si aspettano da te”.
Non sembra anche a voi un ottimo consiglio?
Greta Vincenti