Mi chiamo Giorgia e ho dodici anni; come succede a molti adolescenti della mia età, vi confesso che ogni tanto i pensieri mi assalgono come se volessero a tutti i costi ostacolarmi, anche quando proprio non me lo aspetto e mi sento quasi serena.Ogni tanto sono troppo affettuosa e capita che diventi forse un po’ irritante, per cui gli altri mi respingono; quando accade mi sento una stupida e spesso lascio esplodere le mie emozioni: il mio corpo diventa “incandescente”, inizio a tremare, mi si apre un buco nello stomaco che mi provoca un dolore lancinante, ho la sensazione che un serpente mi strozzi fino all’ultimo respiro, la testa mi pulsa come se qualcuno mi stesse battendo con un martello sulle tempie e il cuore batte veloce come se stesse facendo una maratona. Ai sintomi fisici si uniscono i sensi di colpa e certe voci negative che mi fanno sentire come se fossi un burattino nelle mani di un burattinaio, che lo disprezza e che lo lascia in un angolo senza vita.
Tutti questi sintomi fanno parte di una sorta di “patologia adolescenziale” chiamata ansia sociale, che provoca dei veri e propri attacchi di panico durante i quali, a volte anche solo per poche frazioni di secondo che però sembrano eterni, la mia mente offuscata inizia a rimuginare su tanti pensieri negativi legati alla paura di essere giudicata male, di essere umiliata o ridicolizzata. Quando mi succede inizio a contare da 1 a 10 e poi al contrario, cerco di pensare positivo, di non, di camminare o ascoltare musica; non sempre tutto questo serve a calmarmi, ma spesso mi aiuta a ristabilire un po’ di equilibrio e magari a smettere di avere gli occhi colmi di lacrime.
Spero che aver parlato in questo articolo di come mi sento in certi momenti possa far comprendere il mosaico di sensazioni che provano le persone che soffrono di ansia sociale; e, soprattutto, spero che chi ne soffre come me possa capire che non è solo e che insieme tutto si può affrontare!
Giorgia Blasi