Sabato 11 novembre si è tenuta l’inaugurazione del sottopassaggio di via Mola e non potevamo mancare perché è sempre un’ottima notizia quando un luogo brutto e degradato diventa bello e accogliente.
Noi della scuola Zingarelli ci siamo recati sul posto e, non solo siamo stati accolti come ospiti importanti, ma abbiamo anche avuto la possibilità di intervistare gli artisti che hanno decorato le pareti con i loro stupendi murales.
Noi abbiamo parlato con Nadia Gelsomina, una degli artisti che ha interpretato il tema Improve Mobility che ha ispirato tutte le opere realizzate.
Come nasce questo murale ? Da quale idea è partito?
L’ idea è stata quella di immaginare un mondo libero e accessibile a tutti e che potesse dare la possibilità a chi ha delle disabilità di vivere la natura senza barriere. Quindi l’dea artistica è nata pensando alla natura: del resto disegno molto piante, fiori… e propri da lì è partita l’idea di questa donna sulla carrozzina, immersa in una foresta di fiori e foglie.
C’è una ragione particolare per cui le piace disegnare la natura?
La natura mi dà un senso di infinito, mi immerge nella bellezza. La natura, in tutte le sue forme, regala sempre immagini diverse e per me è una grandissima fonte di ispirazione.
La ruota della carrozzina sembra un serpente. E’ la nostra impressione o la somiglianza è voluta?
No, non c’entra il serpente. La ruota, in realtà, riprende la corazza delle api. Siccome il nostro muro, compreso il murale di Giuseppe d’Asta, ha come fil rouge le api, che rappresentano la forza del mondo, le api sono importantissime, ho immaginato che lei fosse la regina delle api: ecco perché le sue opere riprendono il giallo e il nero.
Come si sente al pensiero che la sua opera occuperà per sempre un posto della nostra città?
Sono molto emozionata all’idea. E’ una bellissima sensazione.
Abbiamo letto un suo post su Joy. Chi è Joy?
Joy è stato il nostro aiuto fondamentale. È un ragazzo che ci ha protetti. E’arrivato qui e ci ha spontaneamente offerto il suo aiuto, ed è stato fondamentale per tutti noi.
Questo posto, fino a poco tempo fa, era un posto “difficile” , era frequentato da gente con grandi difficoltà nella vita e quindi potete immaginare che in un certo senso queste persone rappresentavano anche un piccolo pericolo. Joy ci ha aiutato tantissimo, e abbiamo anche scoperto che è un artista anche lui: ama tantissimo dipingere, ci ha dato proprio tanto tantissime idee. Le casette sono le sue, alcune delle foglie colorate in modo strambo sono le sue. È stato proprio importantissimo per noi!
Perché l’evento di oggi si chiama “aria a colori”?
Perché la nostra idea è quella di riempire il mondo di colori: le vernici utilizzate sono a basso impatto per l’ambiente, ad esempio, Tecnicamente non vi so spiegare come facciano, ma sono delle vernici che rigenerano l’aria, e questo rappresenta proprio la possibilità di far rivivere un posto e la nostra città colorandone l’aria.
Lei è stata super gentile e siamo state emozionate dalla sua idea e dal suo bellissimo murale. La ringraziamo per aver donato una sua opera alla comunità e speriamo che ce ne siano tanti altri ad occupare uno spazio della nostra città.
Giulia Bux e Vittoria Selvaggiuolo