Forse non tutti sanno che Toyota non è solo una società automobilistica, ma anche un’azienda che si impegna per fare in modo che venga raggiunta una mobilità sostenibile, producendo veicoli che inquinino il meno possibile e tutelino l’ambiente e la salute delle persone.
Qui a Bari, Toyota, ha preso parte al progetto di riqualificazione del sottopassaggio di via Mola, che dall’essere un luogo brutto, sporco e abbandonato, ora è un posto che merita di essere visitato per la bellezza dei Murales realizzati da sei giovani artisti.
Come è nata l’idea di unirvi a Retake per riqualificare questo spazio della nostra città e di donare del denaro perché questo sia potuto accadere?
Toyota costruisce e vende le automobili, e cerca di farlo in modo da generare sì un utile, ma anche effetti positivi sulla comunità. Progettiamo auto il più possibile ecologiche, realizzate con tecnologie sostenibili, ibride o elettriche, che quindi inquinano meno. Il vantaggio è per chi le utilizza, perché risparmia, ma anche per l’ambiente circostante.
La scelta di realizzare questi murales è stata fatta sulla base di una gara, tramite la nostra app, MY TOYOTA: i guidatori delle Toyota ibride, che possono andare con il motore spento, sono stati messi in competizione tra loro in una sfida che ha vinto il gruppo che ha percorso più km in modalità elettrica e che aveva “optato” per questo progetto. La cosa importante, dunque, non è stato solo il finanziamento del progetto ma anche il fatto che questo sia stato voluto dalla comunità dei guidatori delle Toyota, che noi chiamiamo “WeHybridPeople”.
I “WeHybridPeople” sono tutte le persone che guidano Toyota e con la loro app MY TOYOTA da un lato possono controllare quanto bene utilizzano la tecnologia che gli mettiamo a disposizione, quanti km fanno col motore spento, in elettrico, ma possono anche partecipare a dei contest, delle gare come questa, e scegliere così tra progetti supportati da Toyota in favore della comunità.
Quale messaggio volete trasmettere con questi murales?
Il messaggio è lo stesso che cerchiamo di dare progettando le nostre automobili, cioè che una mobilità sostenibile è possibile. Questi murales, infatti, oltre ad aver riqualificato un’area, e quindi aver regalato alla città un posto di bellezza dove prima c’era degrado, sono stati realizzati dagli artisti con delle vernici particolari dette “vernici mangia smog” : la vernice stessa ha l’effetto di catturare lo smog e restituire alla città un’aria più pulita. L’area scelta era molto sporca e trascurata, le è stata ridata vita attraverso il colore: ogni ragazzo e ogni ragazza, ora, possono attraversare questo sottopassaggio immergendosi nell’arte e nella bellezza.
Grazie mille per averci concesso di farLe questa intervista.
Grazie a voi ragazze per queste domande, aspettiamo il vostro articolo!
Vittoria Selvaggiuolo, Giulia Bux e Melissa Spinelli