L’inaugurazione del sottopassaggio di via Mola è stato un evento speciale: una bellissima giornata di sole. Questo posto era sporco e vandalizzato, e ora, grazie all’associazione Retake, a Toyota Italia e a sei bravissimi artisti è un luogo bello e vivibile, anche per le persone che ogni gionro lo attraversano per accompagnare i bambini a scuola.
Gli artisti sono stati tutti disponibili e io ho avuto l’opportunità di intervistare Daniela Sersale. .
Daniela, ci “racconti” il tuo murale?
Il mio murale rappresenta una città ideale altamente ecosostenibile: ci sono il pulmino elettrico, la ragazza che va in bici, quella sul monopattino, le mongolfiere e anche, in lontananza, una città completamente ecosostenibile. Da questo murale fuoriescono anche degli elementi che “inquinano”, in modo positivo, la realtà. In più c’è un filo che collega questo murale a quello accanto, un graffito che esisteva già ma che abbiamo ripristinato.
Da dove è partita la sua idea di realizzare proprio questa immagine? A cosa ti sei ispirata? “Mi sono ispirata un po’ a me stessa, alle cose che so che potrebbero migliorare col tempo nel mondo e così sono arrivata a quello che vedete.
Siete cinque artisti: come avete fatto a coordinarvi per la realizzazione dei vostri lavori? Ci parli dei vostri “dietro le quinte”, dalla progettazione alla realizzazione?
“Beh, la progettazione è stata lunga perché abbiamo trovato un sottopasso completamente vandalizzato. I volontari di Retake hanno ripulito tutti i muri per permetterci di lavorare, hanno ripristinato l’ascensore e tutto il resto che era completamente abbandonato e vandalizzato.
Noi artisti abbiamo deciso di unirci attraverso i colori, mettendo insieme i nostri stili, tutti diversi, che però in qualche maniera hanno dei punti in comune”.
E’ vero che avete usato delle vernici speciali? Perché sono “speciali”?
Abbiamo utilizzato delle vernici anti smog per tentare di far rimanere questo posto il più pulito possibile. Queste vernici sono speciali perché catturano lo sporco e sono molto costose, infatti siamo riusciti ad utilizzarle grazie all’aiuto di Toyota.
E adesso che hai finito, cosa prova guardando il tuo lavoro?
Ora che lo guardo mi piace molto, ma c’è sempre da migliorare qualcosa.