26 maggio. Giardino Princigalli. “Universi diversi”: anche quest’anno la nostra scuola ha partecipato alla tradizionale “Festa dei Popoli”, giunta alla 18a edizione per celebrare il valore della multiculturalità e della fratellanza dei popoli. Fra canti, danze e musica, i redattori della ZingarelliNews hanno avuto modo di visitare gli stand rappresentanti i popoli di diverse parti del mondo e intervistare le associazioni che nel nostro Paese ne tutelano e promuovono tradizioni, usi e costumi.
Per esempio, “Le aquile di seta” ci ha permesso di conoscere alcuni prodotti tipici dell’Albania, come saponi composti principalmente da essenze di arancia e rosmarino e sciarpe realizzate con un tipo di cotone originario di questo paese. Artigianato, cucina e ma anche cultura presso lo stand di questa associazione: vi è stato presentato infatti il libro “ Il profumo dei giacinti selvatici” di Rosa Maria Vinci, che racconta la storia di una donna albanese che affronta i problemi dell’immigrazione e le difficoltà tipiche di una famiglia all’estero.
Presso lo stand del Brasile si è potuto degustare diverse specialità culinarie tipiche di questo paese come la fagiolata o feijoada, piatto molto consumato principalmente nella città di Rio de Janeiro, dove il sabato si può apprezzare in quasi tutti i migliori locali e ristoranti. Consiste in uno stufato di fagioli, preparato con diversi tipi di carne (per esempio pezzetti di pollo disossato), sempre accompagnato da riso bianco, pomodori e l’immancabile chili. Una curiosità: anche i brasiliani mangiano i panzerotti, proprio come noi, stesso condimento, ma impasto differente.
Una novità di questa edizione della “Festa dei popoli” è stata la “Macchina dei sogni”: una camera “magica” che può ospitare da 2 a 6 persone. Vi si possono creare sogni. Come? Si entra in una piccola camera dalle pareti nere, allestita all’interno di una specie di camper, dove è posizionata una scatola con degli oggetti che servono di stimolo all’immaginazione. Quasi da sè, la storia si ‘forma’ nella mente dello spettatore-creatore, le luci si spengono e si comincia ad interpretare il personaggio inventato, recitandone le battute. A questo punto entra in scena l’ideatore di questo curioso progetto, un simpatico giornalista, che attiva il registratore, realizzando un mini podcast. Un’esperienza sicuramente unica!
“Universo Diverso”, che prende il nome dall’edizione di quest’anno della Festa , resta per me lo stand in assoluto più significativo e suggestivo: con le sue tantissime palline di polistirolo, dipinte da migranti dai 14 ai 18 anni provenienti da tutto il mondo, coloratissime e tra loro diverse, rappresenta i “mondi” di ciascun ragazzo e simboleggia l’appartenenza di ciascuno di loro. Con l’aiuto di alcuni volontari dell’Associazione che presiedeva questo stand anche noi giovani giornalisti di ZN abbiamo disegnato e dipinto le nostre palline. Il messaggio era chiaro: dovremmo sentirci tutti appartenenti ad un’unica comunità che comprende mondi diversi, in quanto tra noi non siamo uguali ma unici ed è proprio questa unicità che va rispettata e valorizzata.
La Festa dei Popoli 2023 è stata una festa bellissima, gioiosa e ricca di tante emozioni che ha fatto ancora una volta riflettere, giovani giovanissimi e adulti, sull’importanza di abbattere ogni tipo di barriere per diventare tutti veri fratelli.
Giosuè Bennardo