Bari salvata da cinque ragazzini durante la Seconda Guerra Mondiale

Lo sapevate che a salvare Bari vecchia dall’attacco tedesco ci furono anche cinque tredicenni?

Durante l’incontro con Michele Mancini, intervenuto in via telematica, presso la Sala Consiliare del Comune di Bari, abbiamo potuto apprendere come si è svolta questa vicenda. Se non fosse stato per loro, i cinque ragazzini tra cui il sig. Mancini, unico ancora in vita, probabilmente Bari Vecchia, con la nostra basilica di San Nicola, sarebbe stata distrutta dai nazisti.

Il giorno dopo l’Armistizio, il 9 settembre 1943, Bari era in preda al panico, tutti cercavano di mettersi al riparo dai tedeschi che con i loro carri armati volevano fare irruzione nel centro storico e distruggere la basilica di San Nicola.

Questi cinque ragazzi vollero dare il loro contributo per salvare la città contrastando con le bombe a mano i carri armati tedeschi: uno di questi esplose proprio davanti all’arco che conduce a San Nicola grazie a una bomba lanciata da Michele Romito.

L’evento durante il quale abbiamo appreso, tra le altre, questa bellissima storia di resistenza, è stato organizzato dall’ANPI (associazione nazionale partigiani italiani) provinciale, in collaborazione con la libreria Svoltastorie e con il patrocinio del Comune di Bari, ed è stato anche l’occasione per presentare il libro di Lucia Vaccarino e Stefano Garzaro “O bella ciao. Racconti di ragazze e ragazzi nella Resistenza” edito da Il Battello a Vapore-Piemme.

Questa esperienza ha fatto comprendere a noi ragazzi che nulla ci è dovuto e soprattutto che non si è mai troppo piccoli per lasciare un segno nella storia.

Giulia Della Marca

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