I meme consistono in delle immagini divertenti o con una base e una frase comica all’interno.
Esistono vari tipi di meme, ad esempio gli Hilarious Text (Testi divertenti – delle chat con uno stile antico con conversazioni crepapelle), Normal Meme (un meme normalissimo, dove si usano i vari template) e le Weirdphotos(Foto strane)
Insieme ai meme ci sono anche varie app e siti dove guardarli e crearli comeil sito imgflip.com, una miniera infinita. È usato da più di 100.000 utenti, dispersi in tutto il mondo. Solo che devi sapere bene l’inglese o avere un buon traduttore alla mano per capirli, dato che è una community internazionale!
Dopo questo sito abbiamo anche l’app Memasik, il loro motto è “We care about the Meme culture in the World” (Ci teniamo alla cultura deimeme nel mondo), è piena di bug, ma tutto sommato, ci sono delle immagini molto divertenti! Anche questa è una community internazionale, ma per fortuna per gli italiani, esiste la wall (letteralmente “muro” ovvero il nome con cui gli utenti chiamano la home) inglese – quella internazionale – e quella italiana – usata da chi parla italiano – anche se dentro ci finiscono anche meme in inglese.
Ecco alcuni dei template meme più famosi di sempre:
Ecco alcuni dei template meme più famosi di sempre:
Disaster girl: il meme della bambina e del fuoco
La foto è scattata da Dave Roth. Si inquadra un’esercitazione antincendio dal vivo dei pompieri, in cui sua figlia, Zoe, fa una espressione soddisfatta, come se fosse lei l’artefice di quell’incendio.
Math Lady, il meme dei pensieri matematici
Math Lady (Donna matematica) non ha studiato matematica, ma recitazione.I quattro frame sono presi da una puntata della telenovela in cui l’attrice si dimostra preoccupata usando la tipica intensità espressiva da soap latino-americana. Al suo sguardo assorto sono stati aggiunti dei simboli matematici che ne hanno decretato il successo.
Distracted boyfriend: il ragazzo distratto
La foto appartiene al fotografo Antonio Guillem. Questa sembra una foto creata per riderci sopra, e rappresenta la scelta che il ragazzo deve fare. Nel 2015 la foto è stata usata da un internauta che ha scatenato la moda.
Chloe confused
Una bambina bionda con i denti sporgenti e la faccia confusa, una bambina indimenticabile. L’immagine è ripresa da un video del 2013. Chloe e la sorella sono in macchina e la mamma le riprende mentre rivela loro che le sta portando a Disneyland. La reazione è esilarante. Il video pubblicato su Youtube, raccoglie 21 milioni di visualizzazzioni. Lo screenshot dell’espressione di Chloe è diventato un meme, che ha reso la bambina una vera e propria celebrità del web.
First Reaction: Shock!
Anche Matteo Renzi è finito nel ciclone deimeme, con un frame di un suo video in inglese in cui pronuncia la frase “First Reaction: SHOCK”. Com’è facile intuire questo meme viene utilizzato ogni volta che c’è qualcosa che ci stupisce al punto da rimanere a bocca aperta.
Doge, il cane dei meme.
Come si fa a non conoscere quello ShibaInu (razza di cane diffusa in giappone) che ha dominato il web? Kabosu (In giapponese か ぼ す; 2 novembre 2005), è un cane di razza che è stato mandato in un ricovero per animali quando il suo mulino ha chiuso. È stata adottata nel 2008 dall’insegnante di scuola materna giapponese AtsukoSatō, e prende il nome dall’agrume kabosu perché Sato pensava di avere un viso rotondo come il frutto. Kabosu è stata fotografata per la prima volta in un post del 2010 di Sato; in seguito, le variazioni delle immagini sono state pubblicate da un blog di Tumblr, ShibaConfessions. Tuttavia, l’uso del “Doge” scritto intenzionalmente erroneamente risale al giugno 2005, quando fu menzionato in un episodio della serie di burattini di Homestar Runner. Il meme ha cominciato a crescere in popolarità dopo che è stato utilizzato su Reddit nel mese di ottobre 2010 in un post intitolato “LMBO LOOK @ THIS FUKKEN DOGE.”
Ovviamente i meme e le app citate sono pochissimi in confronto a quanti ne esistono. Un mondo tutto da scoprire che appassiona milioni di ragazzi della nostra età e non solo.
Provare per credere.
Giuliana Buono