Finalmente è stata aperta anche a Bari, Real Bodies Experience, una mostra scientifica di corpi umani plastinati. Sono anni che questo allestimento gira per l’Europa e la sua sede principale è ad Amsterdam. I miei genitori me ne avevano parlato perché l’avevano visitata diciassette anni fa a Praga ed io ero molto curioso, quindi mi ci hanno portato a febbraio.
I corpi e gli organi esposti sono reali ed appartenevano a persone che li hanno donati alla scienza quando erano ancora in vita. Il processo di plastinazione consiste nel togliere prima l’acqua presente nei tessuti e poi nel sostituirla col silicone. I corpi e gli organi vengono poi messi in posa per poterli studiare. Ho potuto vedere organi sani confrontati con organi malati. In particolare ho visto i polmoni di un fumatore neri e secchi a confronto con quelli di una persona sana. Ho visto diversi feti nei vari stadi di crescita. Ho osservato tutto l’apparato nervoso che a me sembrava simile alle radici di un albero. Nella parte iniziale dell’esposizione c’erano diversi corpi in posa come se stessero praticando sport (basket, ginnastica artistica ecc.), nella parte finale c’era un corpo sezionato a fette. Si potevano vedere l’apparato circolatorio come se fosse un corallo sottilissimo. C’erano anche un uomo e una donna sezionati a metà che si toccavano per mano ed era così possibile individuare le differenze anatomiche. C’era anche un uomo seduto con le protesi all’anca, alla schiena e al ginocchio. Nell’ultima sala, prima di uscire, erano stati predisposti dei visori VR, che permettevano con la realtà virtuale di fare dei viaggi all’interno del corpo umano. Con un primo visore era possibile liberare un coagulo di sangue, con il secondo si potevano vedere i danni che provoca la box e nel terzo si viaggiava all’interno del cervello che regolava l’adrenalina durante lo skyding. Il giro è durato quasi due ore, ma non mi sono accorto del tempo impiegato, perché questa esperienza mi ha appassionato molto.
Gaetano Pierri