Mossa dall’intenzione di intervistare imprenditori baresi che si sono distinti per innovazione e lungimiranza, mi sono imbattuta in diverse imprese innovative, alcune sturt-up, altre già consolidate anche a livello internazionale.
L’intervista che segue riguarda una delle eccellenze che Bari può vantare e di cui il nostro territorio ha bisogno. Con questa intervista vorrei offrire degli spunti di riflessione a tutti i ragazzi che sono in procinto di intraprendere un nuovo percorso di studi, con la speranza che questo possa facilmente introdurli in ambienti lavorativi appaganti e stimolanti.
Mi racconta in poche parole di cosa si occupa la sua azienda?
La mia azienda gestisce portali internet per l’edilizia, l’architettura, il design e l’arredamento.
Questi portali sono: edilportale.com, archiproducts.com, archiportale.com e archilovers.com. L’azienda, oltre a essere un punto di riferimento per tutti i lavoratori di questi settori, architettura, arredamento e design, è uno dei più grossi e-commerce internazionali di prodotti di arredo ed edilizia; per cui possiamo essere contattati sia dai lavoratori sia dalle aziende.
Com’è nata l’idea di fondare un’azienda del genere?
L’idea è nata nell’anno 2000 (anno in cui non esistevano social come google, facebook, ossia di un’epoca pioneristica per il web) allo scopo di creare uno strumento che desse un’utilità a tutti i progettisti, gli ingegneri e gli architetti, insomma a professionisti quali noi siamo.
L’azienda è stata fondata da quattro ingegneri edili e architetti del Politecnico di Bari, che hanno ideato un modo per mettere online le informazioni sui prodotti in modo che fossero sempre ricercabili.
Il fatto di essere al sud Italia ha creato qualche ostacolo nel momento i cui dovevate iniziare? Se foste stati una start-up al nord Italia, quali dinamiche sarebbero cambiate? Avreste avuto opportunità in più?
Ci sono stati dei pro e contro: nel 2000 una start-up web del sud Italia aveva in un certo senso meno credito e fascino di una del nord, ma, allo stesso tempo, ha goduto anche di vantaggi grazie al fatto che è stato più facile e più economicamente sostenibile avere alte professionalità in un mercato come quello del sud Italia, dove queste professionalità avevano una domanda minore di quanta ce ne potesse essere altrove.
Nel tempo il fatto di essere a Bari è diventato un plus, un motivo di fascino- vantaggio. Una punta d’orgoglio questa, ogni volta che in seguito abbiamo sentito dire: “da Bari sono riusciti a fare tutto questo”.
Quanto il web può dare supporto ad attività quali quelle legate ad architettura, edilizia e marketing?
E’ la base del nostro lavoro, nel senso che per fare edilizia e architettura bisogna comunicare con il web attraverso la pubblicizzazione dei prodotti ossia rendere noto a chi progetta l’esistenza e le caratteristiche di alcuni progetti.
Visto che il settore dell’informatica è in continua evoluzione, immagino che siate sempre allerta rispetto ai segnali di novità che il mercato offre. Quali sono le prospettive di crescita e in quale direzione va la vostra azienda?
L’azienda comprende 160 dipendenti, con sedi a Bari e a Milano; la nostra prospettiva è quella di un ulteriore internazionalizzazione. Anche se il nostro portale è visibile in tutto il mondo siamo più seguiti in Europa, vorremmo, quindi, espanderci negli Stati Uniti, nel Regno Unito e nei paesi Asiatici.
In questi due anni e mezzo di pandemia come avete affrontato da un punto di vista pratico l’organizzazione del vostro lavoro?
Abbiamo fatto ricorso allo smart working e tutt’ora lo utilizziamo se si verifica un contagio. Essendo il nostro tipo di lavoro propenso all’uso di apparecchi informatici, è stato molto facile adattarsi alla nuova modalità.
Si parla tanto di metaverso, siete proiettati in questa nuova “dimensione”? Se sì, in che modo?
Il metaverso per noi non è una novità: infatti esiste fin dai tempi del web perché sono stati promossi i prodotti come second life cioè l’idea di avere degli universi paralleli in cui in modo virtuale esistano delle rappresentazioni di ciò che esiste nel mondo fisico. Soprattutto in ingegneria e in architetture si usa il metaverso per modellare tridimensionalmente un manufatto. Noi immaginiamo che in futuro il metaverso sia più simile a un multiverso, con n. metaversi ognuno caratteristico di un proprio ecosistema, dove ogni comunità possa realizzare un proprio metaverso vincente. Molto più interessanti sono le tematiche di intelligenza artificiale, applicate alla progettazione.
I rapporti interni tra voi e i dipendenti come sono?
Viviamo un ambiente di lavoro invidiabile rispetto alla stragrande maggioranza delle aziende italiane ed europee. Da 22 anni attuiamo una politica di fair play assoluto nei confronti dei nostri dipendenti, non facciamo ricorso a espedienti come i modelli di lavoro in cui il lavoratore viene sottopagato. Crediamo di avere un clima aziendale molto favorevole soprattutto nel contesto del sul Italia, dove la media di aziende rispetto a queste tematiche non è quella del nord Italia.
Le figure professionali che voi ricercate, quale percorso di studio hanno svolto? Può dare un indirizzo a noi ragazzi?
Noi abbiamo diverse professionalità ossia ingegneri e architetti, anche i nostri giornalisti sono esperti di ingegneria e architettura e vengono da un percorso di studi che è quello di edilizia e architettura o design industriale. Oltre a loro abbiamo esperti di marketing e comunicazione digitale compreso il mondo di social media managment, dove abbiamo percorsi legati al mondo delle scienze della formazione. Abbiamo una quarantina di informatici che sono i nostri sviluppatori web.
Mi racconta due aneddoti, uno riguardo la fase di formazione dell’azienda quando eravate una start-up e un aneddoto simpatico che le è rimasto in mente.
Una cosa che raccontiamo spesso di quando siamo nati è che la prima idea di edilportale ci è venuta perché uno dei miei soci, Enzo, mentre eravamo a un master in Regno Unito, mi disse: <<ci possiamo inventare qualcosa per vendere le chianche>> (pavimentazione in pietra) che lui aveva in una villa rurale, gli risposi: <<esiste internet, possiamo scattare delle foto avere delle informazioni sul prodotto e mettendoci un prezzo potremmo provare a venderlo>>. Nel 2000 questa idea è stata dirompente, invece, adesso nel 2022 sembrerebbe un’idea banale.
Un aneddoto che fa sorridere sulla meridionalità è che Piero Gandini, una persona molto nota nel nostro campo, si è reso conto di tutto quello che avevamo fatto e ci disse: <<Mamma mia!! Pensate che avete fatto tutto questo stando a Bari, immaginatevi che cosa avreste potuto fare se foste stati a Milano!!>>.
Riesce a conciliare la vita privata con la vita lavorativa?
Sì, assolutamente sì.
Come immagina il futuro della sua azienda?
Immagino la mia azienda a livello più internazionale, più di quanto non lo sia già e probabilmente anche più orientata alla realizzazione di configurazioni virtuali, cioè fino oggi la maggior parte dei prodotti che noi promuoviamo, lo facciamo attraverso immagini, sempre di più questi prodotti avranno una “vita” tridimensionale.
Vi interfacciate con scuole e università del territorio per capire le tendenze future che possono ampliare la vostra visione? Per esempio avete idea delle richieste delle giovani generazioni?
In realtà sono le scuole che si rivolgono a noi per capire quali saranno le tendenze del futuro per formare i propri ragazzi in modo tale che abbiamo la possibilità di creare valore in un mondo che è molto competitivo e accelerato.
Molto spesso noi collaboriamo con le università in modo tale da aiutare a preparare i ragazzi per il mondo del lavoro.
Avrebbe mai pensato che la sua azienda potesse avere questo successo?
Quando si inizia un’attività imprenditoriale devi per forza pensare di avere successo investendo tempo, risorse per l’azienda.
Grazie infinite per questa intervista, dottor Napoli.
Giulia Gentile