“Un anno sull’Altipiano” è un romanzo storico e autobiografico scritto da Emilio Lussu nel fra il 1936 e 1937 e pubblicato nell’anno successivo.
Lo scrittore, che ha visto nella sua vita ben due guerre mondiali e ha onorato il nostro paese con un impegno civile e politico davvero rilevante, racconta il periodo che ha trascorso sull’Altopiano di Asiago durante la Prima Guerra Mondiale, combattendo come ufficiale della Brigata Sassari.
Descrive accuratamente le persone con le quali ha condiviso l’orrore della guerra, le battaglie, e soprattutto le emozioni che ha provato in quel terribile anno. Tra tutte dominano il sentimento di vuoto, la fratellanza nei confronti dei compagni e l’odio verso i superiori, spesso inumani e incompetenti. Quest’odio rimase così radicato in Lussu che in un primo tempo avrebbe voluto chiamare il libro “I miei generali”.
Nonostante non sia una lettura “facile” e in certi passaggi sia impegnativo seguire l’ordine degli avvenimenti, il libro è interessante e formativo.
Essendo stato scritto più di un secolo fa, il linguaggio non è sempre immediatamente comprensibile, ma anche i termini ormai desueti non distolgono troppo l’attenzione dal racconto.
L’autore riesce a “far sentire” l’ orrore della guerra, trasportando il lettore dentro le trincee e facendogli vivere la sofferenza immensa ma anche e le piccole gioie che i soldati, nonostante tutto, riuscivano a provare in qualche sporadico, prezioso momento.
Consigliato a partire dai tredici anni.
Alessandro Trotta