“Affascinante, dura, leale, sommersa: la pallanuoto” è la definizione che di questo sport ha dato Paolo De Crescenzo, uno dei più noti ex pallanuotisti e allenatori di pallanuoto italiani.
Ed è proprio così che io la sento.
La mia esperienza è iniziata da poco, a settembre del 2021, presso il C.U.S. Bari; sono entrato nella squadra della categoria Under 12, allenata dal Mister Daniele Di Pasquale e nonostante all’inizio sia stato abbastanza faticoso, con il tempo la mia passione per questo sport è cresciuta sempre di più e continua a crescere ancora oggi. Attualmente gioco nel ruolo di difensore sinistro.
Oltre agli allenamenti settimanali, in questi anni abbiamo giocato in tante partite amichevoli e abbiamo partecipato ai campionati regionali domenicali; mi sono molto affezionato ai miei compagni di squadra, anche se all’inizio di questa stagione alcuni di loro, per età e bravura, sono passati alla categoria superiore. Ma presto toccherà anche a me.
La pallanuoto è uno sport che richiede sacrificio e costante impegno: gli allenamenti sono durissimi e le partite molto faticose, sia per quello che succede sotto l’acqua (di cui nessuno si accorge), sia per i continui cambi di fronte che ti costringono a scatti e scontri continui. Durante le gare non ci si ferma mai: in altri sport hai la possibilità di fermarti e riposare, mentre nella pallanuoto devi avere un’ottima resistenza e una notevole forza per non sprecare mai le tue potenzialità o rallentare il gioco. Nonostante queste sue caratteristiche, questo sport regala anche tante emozioni. Oltre alle numerose partite disputate, una delle esperienze più entusiasmanti che ho vissuto è stato, per esempio, uno stage con il famoso pallanuotista della Nazionale italiana Roberto Calcaterra.
Insomma, la pallanuoto è disciplina, tecnica, impegno, sacrifico, ma anche occasione di crescita fisica e caratteriale, divertimento, passione.
Provare per credere!
Davide Serino