Dall’11 novembre penso spesso al racconto di Domenico Diacono, anzi, ad Antonella, che alla mia età si è tolta la vita…
Non si sa esattamente il motivo di questo gesto disperato, ma lei già nel corso della scuola media si sentiva sola, non aveva amici cari con cui condividere le sue giornate.
Anche nei primimesi di scuola superiore non si sentva a suo agio a scuola, e così, forse per non soffrire come era successo alle medie, ha pensato di suicidarsi.
Il padre ci ha raccontato che lei era una ragazza pigra, le piaceva leggere ed era amante di Caparezza. Era una ragazza solare, e solo quando muore, il padre e la madre, nella sua cameretta, ritrovano tanti disegni e frasi che esprimono il suo desiderio di mettere fine alla sua vita angosciosa.
Prima di morire, Antonella lascia un messaggio a tutte le persone che si sentono come lei: ”non siete soli.”
E’ molto difficile capire noi adolescenti, perchè nella maggiorparte dei casi ci chiudiamo in noi stessi e non parliamo dei nostri problemi con nessuno se non con gli amici di cui ci fidiamo. Nei fogli che hanno ritrovato i genitori di Antonella, lei scrive che era depressa e ancora oggi la sua famiglia continua a chiedersi perché non abbia chiesto aiuto.
Io penso che lei l’abbia fatto per non angosciarli, capita anche a me di non voler preoccupare i miie genitori e di tenere dentro di me il dolore che provo. Magari Antonella ha pensato che potesse continuare così, ma alla fine da soli non ce la facciamo ed è arrivata al punto di mettere fine alla sua vita.
Io ora so che tutti, quando parliamo, dobbiamo essere molto attenti a quello che diciamo perché mentre ad alcune persone scivola addosso il pensiero degli altri ci sono persone più sensibili o con poca autostima che possiamo ferire, anche tanto . Dato che siamo tutti in questa fase dovremmo aiutarci, quindi se c’è una persona che si isola o che è particolarmente timida accoglierla e farle capire che non è sola.
Elisabetta Romanini