Bari e New York non sono proprio vicine, le separano ben nove ore di volo e un oceano, ma lo stupore e la meraviglia che si provano davanti a tanta bellezza valgono l’impresa di arrivarci!!
Grattacieli enormi, strade lunghissime, insegne luminose ovunque: i turisti sono immediatamente riconoscibili perché camminano a testa in su e si girano continuamente a destra e sinistra perché vogliono godersi, increduli, tutto lo spettacolo!
La prima sensazione che hai quando vedi tutto ciò è quella di sentirti dentro un film …. Ci sono anche i tombini fumanti e le macchine della polizia, proprio come nei film polizieschi e di mafia e tu ti senti quasi un protagonista di una serie TV.
Ogni quartiere di New York è grande quanto la nostra città, e cambia aspetto ogni 2-3 isolati: hai la sensazione di visitare sempre città diverse, invece sei sempre lì, nella Big Apple!!!
Ma perché New York è chiamata così? Il motivo è molto antico, bisogna andare indietro nel tempo e pensare a quello che succedeva a New York negli anni ’30 de Novecento: la mela rossa è il simbolo dei soldi e del successo e si racconta che i musicisti di musica jazz che suonavano nei numerosi locali di Harlem e Manhattan ricevessero come guadagno proprio una grossa mela rossa. Il nome è rimasto negli anni a definire questa immensa città proprio perché simbolo di successo economico e grande prosperità. E quando sali al 103 piano dell’Empire State Building hai quasi la sensazione di riuscire a prendere in mano questa “Big Apple”che si mostra maestosa ai tuoi piedi.
L’altra caratteristica che rende New York piena di fascino è che è piena di persone di ogni nazionalità e colore: credo sia la città più multietnica del mondo! Anche in questo caso c’è una storia da raccontare e noi l’abbiamo scoperta il giorno in cui abbiamo visitato Ellis Island e Lady Liberty.
L’isolotto di Ellis Island era il punto di arrivo degli immigrati di tutto il mondo, il luogo in cui, dopo giorni di navigazione, la gente arrivava con gli occhi pieni di speranza, pensando di avere un futuro migliore, ma non sapeva che non era ancora detta l’ultima parola. Infatti tutti coloro che arrivavano dovevano prima superare una serie di visite mediche e avere il permesso per rimanere nel Paese. Solo dopo aver ricevuto l’approvazione potevano partire per realizzare i loro sogni, e, purtroppo, non tutti ci riuscivano! Dato il numero elevato di persone che nel lontano passato è arrivato a New York in cerca di fortuna, probabilmente ognuno di noi ha un antenato che ha vissuto a New York.
Dimenticavo: se andrete a Central Park, un’immensa meraviglia a cielo aperto, e avrete l’impressione di esservi persi (potrà capitare perché è enorme…) non preoccupatevi: il parco è costellato di lampioni, e su ognuno, in basso, sono presenti 4 numeri: i primi 2 indicano la strada più vicina, e gli ultimi due indicano se ti trovi al lato est o ovest del parco!
Buon New York a tutti, allora!!!
Mattia Di Marzo