Martedì 6 giugno, presso la libreria “Quintiliano”, ospiti della libraia del quartiere Marina Leo, gli alunni della 3C hanno avuto la possibilità di allestire una suggestiva mostra fotografica.
Questa ha rappresentato il momento conclusivo di un progetto nell’ambito del quale si sono cimentati a rappresentare, attraverso delle fotografie, alcuni degli aspetti più significativi della loro quotidianità.
Ad accompagnarli in questo “percorso” è stata la professoressa di Arte Anna Laudisa.
Dopo una breve introduzione sulla fotografia, a cura di un Carmelo Colelli, grafico e scrittore, e della professoressa Patrizia Sollecito, ogni ragazzo ha presentato i propri scatti, rendendoci partecipi della sua visione del mondo e del significato che attribuisce ai piccoli pezzi della quotidianità nella quale vive.
Tutte le fotografie sono davvero molto belle e significative: osservandole e ascoltando le parole dei giovani fotografi abbiamo potuto riflettere su come un’immagine apparentemente semplice, o addirittura banale, possa invece dire tanto ed essere letta in molti modi diversi, a seconda della storia e delle esperienze di chi la osserva.
Di seguito trovate alcuni scatti, che potrete ammirare dal vivo ancora per una settimana presso la libreria “Quintiliano”, in via Arcidiacono Giovanni 9 a Bari.
I biscotti:
Rebecca Fiore, immortalando i biscotti, ha voluto rappresentare il calore familiare e il valore delle tradizioni che si tramandano di generazione in generazione.
La Focaccia:
il cibo che tutti noi baresi amiamo e che è più di un buon cibo, è il calore dell’appartenenza alla propria città.
Il Panificio di Cristian Ferrandina:
Immortalando uno scorcio di uno dei panifici più popolari della zona, il fotografo ha voluto poggiare lo sguardo sulla tradizione e l’amore, ingredienti grazie ai quali si possono fare imprese importanti e durature.
In questa foto si rende onore a chi, con umiltà e dedizione, soprattutto in questo periodo di pandemia, ha salvato e salverà molte persone.
L’ ufficio :
Giorgia Fanelli. attravesro questa fotografia, ha voluto imprimere su carta la propria ammirazione verso il padre, il quale ha lottato per raggiungere il suo sogno, ovvero essere a capo di alcune aziende meccaniche .
Alla conclusione del pomeriggio, i ragazzi hanno distribuito dei bigliettini di cartoncino, con scritte sopra delle frasi che riassumono le sensazioni che provano ammirando i propri scatti. Vi riportiamo le parole che più ci hanno colpito:
“Un mondo nuovo è possibile con l’aiuto di tutti”
“Passione lavoro amore e focaccia”
“Le cose più importanti sono le più semplici”
“Dolcezza e divertimento“
In conclusione dell’incontro, Carmelo Colelli ci ha mostrato la sua vecchia macchina fotografica e alcuni suoi scatti e, soprattutto, ci ha dispensato dei preziosi consigli:
per scattare una foto davvero significativa bisogna trovare l’attimo giusto e fotografare non solo cercando di fare la foto “bella” ma di catturare l’emozione del momento.
Inoltre ci ha spiegato che per poter fotografare bene bisogna essere creativi e competitivi, solo con noi stessi però, e solo al fine di spronarci a migliorare sempre di più.
Luca Delle Grazie e Sara Medici