Nel 2015 Eusodoro, semidio figlio del dio Natura e della Principessa dei Boschi, e un mortale di nome Daniele Doesn’t Matter crearono un’organizzazione chiamata “Combattus Malus”, in cui si impegnavano a combattere il terribile mostro Bullismo. I due si erano spartiti i compiti: Daniele si occupava del bullismo sui social (Cyberbullismo), mentre il semidio si occupava del bullismo nel mondo reale. Eusodoro aveva un carattere dolce ed educato, ma non sopportava le ingiustizie e quindi all’occorrenza diventava vendicativo. Aveva il potere dell’invisibilità e correva alla velocità della luce. Inoltre possedeva una mira impeccabile: infatti aveva un arco con due tipi di frecce, quelle rosse rendevano ridicoli i bulli, quelle blu rafforzavano le vittime. Invece Daniele Doesn’t Matter aveva un carattere da solitario, ma era un ragazzo molto altruista. Magro, con una carnagione chiara, capelli castani e occhi neri, aveva il potere di leggere tutte le chat Whatsapp, utilizzando un telefono incantato.
Quella mattina, come tutte le mattine, al suono della sveglia Ruggero Rettagono aprì gli occhi. Avrebbe voluto continuare a dormire, non aveva alcuna voglia di tornare in quella scuola, frequentata soltanto da perfidi individui. Il solo pensiero gli faceva venire la nausea. Ripercorse con la mente tutti i momenti terribili vissuti in quelle ultime settimane. Cosa aveva di sbagliato? Perché stava accadendo proprio a lui? Non trovava risposte.
Ruggero era uno studente brillante. Magro e basso, vestiva sempre di nero; apparentemente era ingenuo e insicuro, in realtà lo caratterizzava un forte senso dell’umorismo. Era il più bravo della scuola “Magicotti”, una scuola di aspiranti maghi, e, sebbene non esitasse ad aiutare i suoi compagni di classe, attirava su di sé le invidie di molti di loro. I più insopportabili della classe erano GTA e i Fulminati Spettinati, una banda di bulli sempre pronti a colpire il povero Ruggero con qualche magia stramba o semplicemente usando la forza fisica. GTA era il tipico bullo, tronfio e prepotente; la sua altezza e corporatura gli conferivano un’aria spavalda e sicura. Era il mago più malefico della “Magicotti”. Certo, competere con un colosso di 1,86 metri, dalle spalle larghe quanto un armadio non era affatto semplice e questo Ruggero lo sapeva benissimo. Ogni volta che veniva bullizzato da GTA, una parte a caso del suo corpo si trasformava in demone, che diventava sempre più forte in momenti di odio e rabbia. Questo demone non faceva altro che indebolire Ruggero. A fare da spalla al “bullo dei bulli” vi era una banda di capelloni, spioni e sfaticati. La loro passione? Social e provocare tragedie di diverso tipo.
Arrivato il momento di alzarsi dal letto, Ruggero decise di affrontare la giornata, malgrado tutto. Poco dopo essere arrivato a scuola – l’ora di shockskate era iniziata da soli 10 minuti – dopo il riscaldamento, il professore era andato in bagno. GTA e i Fulminati Spettinati ne avevano approfittato subito per togliere lo zaino a Ruggero e utilizzarlo come palla da shockskate. Lo zaino era finito nel buco di Giogione (creatore dello shockskate) e Ruggero, a causa della sua bassa statura, non era riuscito a recuperarlo in tempo. Quando il professore fu rientrato dal bagno, Ruggero si beccò perciò un bel rimprovero, oltre che una bella nota incantata e una rigorosa F.
Ma quella mattina non era come tutte le altre: qualcosa andò storto per quei bulli ed i loro piani naufragarono. Fu infatti grazie agli scambi Whatsapp tra i Fulminati Spettinati che Daniele Doesn’t Matter fu messo in allarme dal suo Magi-telefono. Dopo opportuni appostamenti, il mago si rese conto di ciò che stava succedendo al povero Ruggero. L’organizzazione “Combattus Malus” doveva intervenire! Così, Daniele ed Eusodoro ebbero l’idea di inviare a Ruggero messaggi anonimi, in cui gli rivelavano tutti gli scherzi che quei bulli avevano in mente di giocargli e le magie che intendevano usare contro di lui, consigliando anche delle strategie magiche per contrastarle. Ruggero, incredulo ma fiducioso nei suoi protettori, decise di seguire quei preziosi consigli. D’altronde, che aveva da perdere? Poteva essere la sua unica chance per non essere bullizzato nuovamente.
Le cose andarono così. Il semidio durante la notte scagliò delle frecce blu verso Ruggero, che lo liberarono per sempre del demone che gli cresceva dentro, restituendogli la sua normale identità di mago. Il giorno dopo tornò a scuola con un po’ più di fiducia nel petto e, appena vide i suoi bulletti mettere in atto i loro piani diabolici, rispose con i controincantesimi suggeritigli dai suoi misteriosi supereroi. La sua poca autostima crebbe a dismisura! I bulli videro fallire i loro tentativi di contrastare Ruggero, poiché questi utilizzò un incantesimo di protezione che creava uno scudo davanti a sè. Il combattimento durò a lungo, ma i bulli non riuscivano a sconfiggerlo e per questo scapparono dalla paura, tranne uno … GTA! Rimase perchè sapeva chi stava aiutando Ruggero. Utilizzò una magia che Ruggero non si sarebbe mai aspettato: lo colpì con un incantesimo e il giovane mago cadde a terra. A quel punto i protettori dovettero apparire per contrastarlo. Il semidio gli scagliò una freccia rossa, mentre Daniele utilizzò un incantesimo a tutti sconosciuto: quello di creare onde sonore con il telefono. Passò tutto il giorno in infermeria a dormire mentre lo curavano con farmaci magici. Qualche giorno dopo Ruggero si svegliò sano e senza ferite. Da quella sconfitta in poi, gli Spettinati e GTA non ebbero più il coraggio di attaccare Ruggero Rettagono per timore degli Dei. Il ragazzo, che non ebbe più problemi con loro, non potè ringraziare gli Dei, con cui aveva un debito che MAI sarebbe stato estinto.
Giosuè Bennardo, Matteo Bonifazi, Nicolò Montepara, Alberico Nigri
Antonio Savino, Guglielmo Sibilla