Ciao a tutti!
Quello di cui vorrei parlarvi oggi è una notizia che secondo me ha dell’incredibile.
Essa riguarda il fatto che spesso l’atteggiamento dell’uomo è in contraddizione con le sue azioni. Mentre si accingeva a compiere la missione che avrebbe cambiato per sempre la storia dell’umanità e coronare il sogno di tanti – andare sulla Luna -, per quella stessa missione l’uomo usava alcune donne di colore come computer umani, tanto da essere chiamate calcolatori umani.
Alle stesse era impedito di usare i bagni comuni e anche gli spazi dove pranzare; avevano delle zone dedicate esclusivamente alle persone di colore.
Anche davanti alla straordinarietà di queste donne, che erano scienziate con capacità fuori dal comune, – basti pensare che si occupavano dei calcoli per le traiettorie, delle finestre di lancio, delle rotte di ritorno per i primi voli spaziali con esseri umani a bordo -, la rigidità mentale portava a pensare a loro come esseri inferiori solo perché donne di colore, persone con cui non condividere nulla, ma da utilizzare solo come macchine.
Allora mi chiedo: a cosa serve il progresso se i pregiudizi rimangono gli stessi di mille anni fa?
Conoscere queste realtà credo che possa servire a noi giovani a far sì che si cambi e a capire che tutti gli esseri umani sono uguali.
Massimiliano Figliuolo