IN LOVE OR ALONE?

Ho una domanda da porvi. Perché chiedere sempre: hai un* partner? Vuoi un* partner? Stai cercando un* partner? Ti interessa qualcun*? Sembra un questionario, vero? Eppure il concetto di base rimane uno: alla gente non importa come ti va. Nessuno ti chiede: sei felice? Ti senti bene con te stess*? A tuo agio con le tue idee, i tuoi pensieri, il tuo corpo? È tutto dato per scontato, oppure passa in secondo piano; l’obiettivo principale della vita di un essere umano, a quanto pare, consiste nel riuscire a intraprendere una relazione amorosa, meglio se duratura. Lo so che molt* in questo momento penseranno che sto dicendo assurdità, ma allora perché credete che i cenoni in famiglia siano tra gli eventi più temuti per noi adolescenti? Beh, per la fatidica domanda: “Ce l’hai *l* fidanzatin*?” Farebbe scappare anche i più temerari: una ventina di persone che ti fissano mentre stai mangiando e che aspettano una risposta, e tu che speri compaia magicamente qualcuno per salvarti (magari è per questo che si continua la tradizione di Babbo Natale, ma forse neanche lui col suo spumeggiante ingresso dal camino riuscirebbe ad attirare abbastanza l’attenzione).

Siamo tutti un po’ stufi, ammettiamolo: avere come standard di vita una relazione non è proprio il massimo. Davvero agli occhi del mondo saremmo completi solo con un’altra persona? Perché per essere felici bisogna essere in due? Perché ci viene sempre mostrato il fatidico lieto fine, o un amore straziante e indimenticabile che durerà oltre la morte? Perché una persona non può essere felice con se stessa? Ma soprattutto, perché non abbiamo una risposta?

Si pensa all’altra metà della mela, un cuore spezzato che si unirà. Ma non si pensa che per unire qualcosa bisogna dividerlo,i prima. E lo so che magari a voi non interessa, che una soluzione più facile e indolore potrebbe essere evitare di incontrare i parenti e tagliare qualsiasi rapporto con amici e conoscenti che fanno un dramma del vostro voler rimanere da sol*. La mia potrebbe essere una visione complottista, di sicuro non è La Verità Suprema, però far concepire a qualcuno l’idea di non essere abbastanza per se stesso, di avere un pezzo mancante, può creare un enorme vuoto, e non parlo di anima ma di autostima. Siamo persone, abbiamo un valore e delle capacità, non siamo dei pezzi di un puzzle che combaceranno in un unico grande disegno perfettamente organizzato, non siamo oggetti perciò non possiamo romperci, quindi non c’è nulla da aggiustare, da completare, da riunire. Abbiamo dei sentimenti, che possono essere feriti; non è giusto precludere a qualcuno la felicità per un qualche concetto idealisticamente corretto. Sono solo domande le mie, solo osservazioni, solo pensieri, sbagliati o giusti. Ma vorrei arrivare ad una conclusione: l’amore è una cosa fantastica, un sentimento bellissimo, ma stare da soli non è così male, non ti rovina la vita. Non hai bisogno di qualcun* che ti faccia sorridere quando sei triste, o di chi ti faccia sentire meglio se stai male, basti tu. Solo e soltanto tu. Perché se mai vorrai aggiungere qualcos’altro alla felicità che avrai già creato da sol*, sarà una tua scelta, e sarà una scelta bellissima. Altrettanto bellissima se vorrai vivere con te stess* e goderti la tua compagnia. Perché non abbiamo bisogno di qualcun* che ci salvi, o da salvare, abbiamo bisogno di capire chi siamo e cosa vogliamo. Focalizzarsi sui propri obiettivi è giusto e altrettanto giusto è avere obiettivi diversi.

Goditi la vita. Goditi te stess*. Goditi la tua compagnia.

Carmen Capece (Liceo delle Scienze Applicate Margherita Hack)

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