Sono giorni che sentiamo parlare dello schiaffo che alla notte degli Oscar Will Smith ha rifilato a Chris Rock: un gesto che ha fatto scalpore, quello del celebre attore americano che verrà ricordato più per questo che per il tanto atteso riconoscimento.
Come sempre, per capire davvero ciò che accade, è importante non fermarsi all’apparenza che, certo, condanna il noto attore.
Ho guardato più volte la scena e ho notato che il nostro amato Smith ha dato il famigerato schiaffo al presentatore televisivo dopo una pausa di riflessione. Mi spiego meglio: alla battuta del collega sull’alopecia della moglie, una battuta davvero inopportuna e inaccettabile, Smith aveva inizialmente riso; dopo aver visto, però, la triste espressione sul volto di Jada è partito contro l’altro senza esitazione.
E’ facile e scontato condannare il gesto, ma per comprendere davvero la situazione, dobbiamo riflettere sulle radici di questo comportamento e tornare a 45 anni fa, quando Smith, figlio di un padre violento, non poteva difendere la propria madre, che in un’occasione era arrivata addirittura a rischiare la vita a causa delle percosse ricevute dal marito.
Sono, dunque, d’accordo con quanti hanno letto il gesto di Smith pensando che sia stato causato dal suo vissuto precedente; in quel momento, forse, lo sguardo della moglie gli ha ricordato quello della madre e lui ha fatto ciò che avrebbe voluto fare quando era ragazzo: difendere la donna che amava. Will Smith ha porto le sue scuse a Chris Rock, cosa che non ho sentito fare a quest’ultimo, il quale non si è scusato con la persona che ha offeso.
La situazione dunque, è complessa: la violenza è sempre e comunque da condannare, ma penso che Smith abbia avuto un grande coraggio a compiere quel gesto, a costo di rovinarsi forse il momento più bello della carriera. Penso anche, però, che una donna possa difendersi da sola: forse gli adulti ancora non lo sanno …
Luca delle Grazie