Riparte in presenza il grande viaggio all’interno della scienza proposto dal Liceo Scientifico “G. Salvemini” con la sesta edizione di Log@Ritmi. Quale modo migliore per comprendere ciò che si studia sui libri, se non parlare direttamente con gli esperti nel settore? Dal momento che comprendere la scienza significa comprendere il mondo attorno a noi, gli interventi degli ospiti offrono non solo una maggiore competenza in ambito scientifico, ma una vera e propria lezione di vita. “I doveri della scienza” è il titolo che evidenzia il tema principale di queste tre giornate all’insegna della responsabilità individuale e sociale, che fanno da cornice (o forse da specchio) al quadro di una realtà complicata e non troppo rosea.
Tutti ci siamo chiesti almeno una volta cosa abbiano provato gli inventori delle armi nucleari: si tratta di progresso scientifico o decadenza morale? Così si apre la prima giornata di Log@Ritmi, con l’intervento del professor Cufaro Petroni che ci spiega la responsabilità civile dello scienziato. A seguire, non viene meno l’attenzione verso i problemi climatici e gli effetti fisici e sociali che essi comportano, analizzati dagli esperti Rodolfo Guzzi e Sebastiano Stramaglia. È interessante soffermarsi sull’insegnamento trasversale fornito da queste conferenze che non si limitano a riportare dati o a spiegare singoli fenomeni, ma coinvolgono discorsi più ampi quali la scienza nella filosofia o l’aspetto sociale e individuale.
La seconda giornata inizia con un tocco femminile grazie all’intervento di Luisa Torsi, professoressa di chimica presso l’Università di Bari. “Senza le donne? Non se ne parla” – sono queste le parole che introducono il discorso dell’esperta che mira alla rappresentanza equa dei due generi nei consessi della società. La presenza femminile in alcuni settori lavorativi, il processo di potenziamento della donna, la legge Golfo-Mosca e le quote rosa sono solo alcuni degli argomenti trattati, tutti sostenuti sulla base di dati e testimonianze. Non meno importante è l’intervento di Antonio Moschetta, illuminante non solo dal punto di vista scientifico ma anche morale. Dopo essersi soffermato sul metabolismo e sull’importanza di un organismo sano, pone l’attenzione sull’utilità delle critiche in quanto slancio per poter migliorare il nostro lavoro e permetterci di crescere. Mai come ora è evidente il rapporto intrinseco tra scienza e realtà.
Voglio soffermarmi, però, sull’ultimo intervento della seconda giornata: quello di Tommaso Fiore, professore ordinario in pensione di Anestesiologia e Rianimazione presso l’Università di Bari. In un periodo storico in cui lo scenario della guerra diventa sempre più incombente, il richiamo al libro di Thomas Mann La montagna incantata assume un significato estremamente attuale. È così che emerge la contrapposizione tra il “folle mondo dei sani”, che esplicano il proprio tempo guerreggiando, e quello dei malati. Entrando nel vivo del discorso, l’argomento a cui fa riferimento è la responsabilità del medico e la dignità del paziente, binomio interessante se consideriamo la modernità del concetto di responsabilità in relazione alla lunga storia della medicina. Viene messo in luce il rapporto medico-paziente che costituisce la responsabilità medica. Analizzata da un punto di vista più ampio, essa include un discorso politico in cui il governante è responsabile nei confronti di chi lo ha eletto ed è posto sotto giudizio. Allo stesso modo l’etica della responsabilità consiste nel pensare alle conseguenze delle proprie azioni e accettare il giudizio in base alle conseguenze che esse hanno. È qui che entra in gioco il ruolo del medico, colui che deve essere in grado di prevedere tutti i risultati di ciò che fa in modo da poter instaurare un rapporto solido e professionale con il paziente. Risulta senz’altro illuminante ed educativo il modo in cui Fiore parla di medicina da un punto di vista storico, etico e sociale.
L’ultima giornata di Log@Ritmi comprende l’intervento del professor Pascazio che, attraverso una capacità comunicativa notevole, ha attirato l’attenzione dei ragazzi su argomenti complessi dal punto di vista matematico ma affascinanti, soffermandosi sul premio Nobel a Giorgio Parisi. A seguire la conferenza di Mario Carparelli, accompagnato da Francesco Paolo de Ceglia e Dario Acquaviva. Chi afferma che la letteratura e la filosofia non possano intrecciarsi con la scienza, deve fare i conti con il dialogo presentato, nel quale si pone l’attenzione sul filosofo Giulio Cesare Vanini che, ricercando le cause naturali degli eventi, ha portato un grande contributo alla scienza. Per terminare questo viaggio all’insegna della scienza, il professor Angelo Bassi (in collegamento da Trieste) ci porta nel cuore dell’immenso mondo della fisica quantistica per poter spiegare l’inspiegabile attraverso un discorso capace di intrecciare sapientemente alle nozioni di fisica considerazioni di tipo umanistico ed epistemologico.
La sesta edizione di Log@Ritmi è stata un successo, organizzata nel rispetto delle norme vigenti, ma soprattutto ricca di spunti preziosi. Fisica, matematica, storia, filosofia, sociologia, medicina: un’esplosione di conoscenze che trovano riscontro nella realtà. Estremamente attuale e fonte di grande riflessione, con Log@Ritmi il liceo Salvemini apre ancora una volta le porte al mondo della scienza a tutto tondo.
Giorgia De Feo