L’ULTIMA BARI IN SERIE A
Bentrovati, lettori di Zingarellinews!
Oggi voglio rispolverarvi la memoria: lo so che a volte farete finta di non ricordarvi niente e che a volte, invece, vorreste rivivere quei momenti e stare lì, allo stadio, a sentire i cori più belli del mondo da parte di una tifoseria calda e sempre presente anche nei momenti di difficoltà. Oggi, infatti, parte nostalgie calcistiche, ossia gli eventi indimenticabili della storia del calcio.
La prima “nostalgia” riguarderà la squadra della mia città ma anche del mio cuore: il Bari, anzi… la Bari. Attualmente la SSC Bari dei De Laurentiis, pur essendo sempre sostenuta dai suoi stupendi tifosi, non sta attraversando un periodo troppo positivo ed è spesso criticata, perché non riesce a salire di categoria. Ma per un attimo lasciamo stare il presente, mettiamolo da parte e parliamo di cose belle, o quasi: parliamo dell’ultima Bari in Serie A.
Ecco, l’ultima stagione della Bari in Serie A è stata quella del 2010/11. Ma per capire come sono andate le cose torniamo un po’ indietro nel tempo (cercherò di non annoiarvi troppo!).
La Bari di Antonio Conte conclude in vetta la stagione 2008/09 di Serie B e viene promossa in serie A; l’allora presidente Vincenzo Matarrese decide di affidare la panchina a Gian Piero Ventura, che avrà il compito di lottare per la permanenza nella massima serie. Ventura non solo raggiunge gli obiettivi richiesti dalla società, ma supera le aspettative chiudendo la stagione successiva al 10° posto (migliore posizione del Bari in massima serie). In alcuni momenti della stagione la Bari sogna anche un posto in Europa facendo paura a squadre come Inter, Milan e Juventus. Memorabile è la vittoria per 3-1 al San Nicola contro i bianconeri. Il bomber dei biancorossi è ovviamente il brasiliano Paulo Vitor Barreto, con 14 reti segnate in 31 presenze. Il bomber biancorosso, però, non avrà lo stesso rendimento la stagione successiva a causa dei continui infortuni.
E arriviamo alla mitica Stagione 2010/11, appunto quella dell’ultima Bari in serie A.
Ventura, dopo la sorprendente stagione dell’anno precedente, viene riconfermato in panchina dalla società biancorossa. Quest’ultima, durante il mercato estivo, riscatta dai prestiti Almiron e il bomber brasiliano Barreto, ma fa anche importanti cessioni in difesa vendendo il giovane Bonucci alla Juventus (dove poi diventerà capitano) e Ranocchia al Genoa.
I galletti partono bene e nelle prime cinque giornate, quando la Bari vince persino contro la Juventus al San Nicola, conquistano otto punti e arrivano a meno due posizioni dalla vetta. Dopo un buon inizio, però, arriva un periodo buio: nelle successive otto gare i biancorossi racimolano solo un punto e si ritrovano ultimi. Tuttavia il presidente Vincenzo Matarrese continua ad avere fiducia nel tecnico genovese Ventura e anche i tifosi non protestano più di tanto; infatti nelle giornate successive la squadra migliora il suo rendimento, vincendo anche il derby contro il Lecce per 1-0 con gol dell’italiano Stefano Okaka. Purtroppo questo non basta a risalire dalle posizioni più basse basso della classifica.
In Coppa Italia la Bari riesce ad ottenere la qualificazione per gli ottavi di finale battendo prima il Torino e poi il Livorno, ma viene eliminata dal Milan per 3-0. Nel girone di ritorno la musica non cambia: ci sono sempre più bassi che alti e i biancorossi restano sempre in fondo alla classifica. Tutto cambia quando il 2 febbraio del 2011 alcuni ultras della squadra fanno esplodere una bomba carta sotta l’abitazione del presidente Matarrese invocando le dimissioni del tecnico Ventura. Il 9 febbraio Ventura si dimette e la società ingaggia Bortolo Mutti come nuovo allenatore. Con lui i biancorossi si riservano qualche soddisfazione come la vittoria per 2-1 contro il Parma (che al “Tardini” mancava da ben 37 anni) o il pareggio per 1-1 contro il Milan (che sarà poi campione d’Italia). I miglioramenti sono evidenti ma forse è troppo tardi, perché il 23 aprile i galletti perdono 0-1 contro la Sampdoria e sono matematicamente retrocessi in serie B. È finita, le speranze sono finite ma i tifosi sperano almeno nella vittoria del derby contro il Lecce, cosa che però non si verifica: il 15 maggio 2011 allo stadio San Nicola il triplice fischio dell’arbitro Morganti segna la fine della partita Bari Lecce per 0-2. Il Lecce conquista la salvezza e la Bari è matematicamente retrocessa in serie B…
L’ultima giornata si conclude con un netto 4-0 del Bari contro il Bologna, grazie anche alla magnifica tripletta del diciottenne Grandolfo. La brutta immagine che caratterizza questa stagione è quella dell’autogol del difensoreAndrea Masiello contro il Lecce, autogol che, come in seguito dichiarerà lo stesso Masiello, viene realizzato volontariamente in cambio di soldi (il difensore verrà poi arrestato).
Da questo momento la squadra biancorossa alterna alti e bassi, rischiando più volte il fallimento societario, che purtroppo alla fine viene dichiarato nel luglio del 2018, determinando la ripartenza della squadra dalla serie D.
Oggi la Bari dei De Laurentis milita nel girone C della Serie C e ha un obiettivo ben preciso, ossia ritornare in massima serie, nel calcio che conta: un progetto che deve essere ragionato, con i giocatori e gli allenatori giusti, in grado di valorizzare una grande piazza come la sua.
Chi erano gli uomini dell’ultima Bari in Serie A?
Rimanendo in tema di revival, eccovi i protagonisti dell’ultima Bari in Serie A:
In panchina: Gian Piero Ventura (2009-2011) – Bartolo Mutti (2011); il primo non è famoso per la sua bellissima esperienza nella Bari ma è noto, in maniera assolutamente non positiva, ai tifosi italiani per la clamorosa mancata qualificazione ai mondiali del 2018 durante i quali lui era il commissario tecnico;
In porta: Jean-Francois Gillet;
In difesa: Andrea Masiello, Marco Rossi, Kamil Glik;Il primo e l’ultimo giocano ancora, rispettivamente in Serie A con il Genoa e in Serie B con il Benevento;
A centrocampo: Sergio Almiron, Edgar Alvarez, Massimo Donati, Alessandro Gazzi;
In attacco: Barreto, Josè Castillo, Stefano Okaka, Vitaliy Kutuzov, Francesco Grandolfo. Il terzo e l’ultimo giocano rispettivamente nel Basaksehir in Turchia e nel Monopoli in Serie C.
Questi sono stati gli eroi dell’ultima Bari in Serie A, coloro che fino alla fine ci hanno fatto emozionare, ci hanno fatto gioire e arrabbiare, ci hanno fatto passare tante ore chiusi in stanza addolorati dalla sconfitta, ci hanno fatto passare settimane di allegria e di soddisfazioni: emozioni uniche che puoi provare solo tifando questa squadra.
Forza Bari!!!
Tommaso Tedesco Quartulli