Amore, amore, amore, amore. Cos’è l’amore? Prendere l’ultimo barattolo di Nutella del supermercato? Trascorrere ore a pensare a qualcuno?
Per alcuni è un bigliettino “si – no”, per altri un semplice pomeriggio sul divano guardando “Domenica in”…
Una cosa è certa: nessuno, durante la propria vita, avrà sempre la stessa idea dell’amore!
Prima di continuare la lettura, se avete più di quarant’anni, vi consigliamo di preparare una coppa di gelato in quanto, pensando ai vecchi amori, potreste cadere in uno stato depressivo.
Nel corso del tempo il modo di manifestare l’amore è cambiato radicalmente: se prima ci si scriveva e si aspettava che arrivasse la lettera con un bacio stampato sulla firma, adesso si chatta ininterrottamente tramite whatsapp, e forse è proprio questa comunicazione costante e continua che ha reso il momento in cui si può parlare con il proprio partner cosa normale e all’ordine del giorno: l’attesa non esiste più ed è ridotta a qualcosa di simile ad una signora che vede la pubblicità prima di Beautiful ma, visto che la puntata è registrata, può saltarla. Questo non vuole far intendere il fatto che l’amore sia diventato poco importante, ma che anche i sentimenti, gli stessi sentimenti, viaggiano tra le persone in modo diverso, come tutto il modo di comunicare.
“Amore è là dove si può dire tutto o non occorre dire nulla” .
Questa è una citazione di Henry Albert Harper che riduce il complesso significato di amore in poche parole. Probabilmente questa frase é stata pronunciata in uno stato di ebbrezza, poiché quest’uomo non si è mai sposato e, deduciamo dalla sua biografia, aveva probabilmente la stessa esperienza in amore di un qualsiasi “ghetto boy” con Tech Fleece, TN Nike e Ski Mask del PSG, ma riassume comunque il concetto di amore per noi giovani e, speriamo, anche per gli adulti.
Lasciando da parte le frasi fatte, per noi l’amore è proprio difficile da definire, ma spesso è dentro le piccole cose, o semplicemente nelle cose e basta. E a volte quel che ci fa più male è perderle, perderle per sempre!
Livio Patruno, Ivan Leonardo Carlucci