Siamo a New York, nel 1939, pronti ad assistere alla nascita, quasi casuale, di una casa editrice che, inizialmente piccola, è diventata una delle più importanti al mondo: la Timely Pubblications. La storia di questa nascita è divertente e imprevista e merita di essere raccontata.
Un piccolo editore, chiamato Frank Torpey, decide di pubblicare un fumetto di otto pagine dedicato a Namor, il principe di Atlantide. Il fumetto, però, non piace a nessuno e i numeri successivi non escono proprio.
A salvare dalla disperazione Torpey arriva un altro editore, Martin Goodman, che ha intenzione di lanciare una rivista a fumetti e quindi contatta Torpey per rilevare la sua attività, acquistando tutto il materiale prodotto fino a quel momento. Goodman riprende la pubblicazione della rivista di Torpey sotto il marchio Timely Comics, cambiandone il titolo: nasce così la rivista “Marvel Comics”.
Per molti anni è Goodman a creare i tanti eroi e personaggi che affiancano Namor: La torcia umana, Angel, Ka Za e, durante la Seconda Guerra Mondiale, anche Capitan America, l’eroe patriottico che tutti ancora conosciamo e amiamo. E’ un successo strepitoso!
Dopo un po’ di tempo, però, alcuni personaggi smettono di essere prodotti, perché il pubblico è cambiato e non li segue più.
Nonostante il grande successo, la Marvel fino al 1961 è ancora seconda rispetto alla DC Comics, che, fin dagli anni 40, è stata leader indiscussa delle pubblicazioni a fumetti.
Nel 1960 Goodman assume come tuttofare un nipote, Stanley Lieber, che in seguito comincerà a scrivere sceneggiature per le storie a fumetti e che, come i suoi personaggi, si trasforma presto in un supereroe: Stan Lee.
Stan Lee non è solo uno sceneggiatore, ma diventa ben presto il direttore che porta la Marvel al successo planetario attuale.
E’ lui a lanciare una linea di fumetti di genere supereroico, che esordisce nel 1961 con I fantastici quattro, creati insieme al disegnatore Jack Kirby. A differenza dei personaggi della DC, i nuovi personaggi Marvel non sono solo supereroi che combattono il crimine, ma soprattutto scienziati, esploratori, astronauti, detti Imaginauts (immaginauti) che aprono la Age of Marvels, l’Era delle meraviglie.
Nel 1962 nascono altri due personaggi che cambiano ulteriormente l’idea dei supereroi: Spiderman, un adolescente che acquista super poteri casualmente, per colpa del morso di un ragno, e Hulk, uno scienziato che diventa mostruoso, verde e fortissimo, a causa di un incidente nel suo laboratorio. Questi due personaggi fanno capire che, a differenza dei
personaggi DC, non si diventa supereroi per scelta, ma perché si è destinati a diventarlo.
Nel 1963 nasce l’Universo Marvel, cioè un universo narrativo in cui vivono tutti i personaggi Marvel, che, a differenza dei personaggi DC che si incontrano solo nella Justice League, interagiscono tra loro, creando tantissimi crossover tra le varie serie. Nello stesso anno nascono anche gli Avengers.
Dal 1966 Stan Lee e Jack Kirby vengono affiancati da altri sceneggiatori e disegnatori.
Nel 1969 in America cominciano a calare le vendite di fumetti e questo porta a una crisi di tutto il settore. La Marvel negli anni 70 comincia a pubblicare anche fumetti di altro genere, come horror, avventura, arti marziali.
Negli anni 80 pubblica Transformers e G.I. Joe, ma i supereroi sono ancora in crisi.
Nel 1996 rischia il fallimento, ma negli anni 2000 è acquistata dalla Disney, che rilancia tutto il Marvel Universe (a partire dalle grandi saghe cinematografiche, che fanno da tramite a fumetti e merchandising) portando la Marvel al successo mondiale di oggi.
E per il futuro … ci aspetta una nuova era!
Andrea Moleas